ORDINE DELLA FRATELLANZA

I VIP, Li conoscete?

« Older   Newer »
  Share  
Il Branzo
view post Posted on 1/9/2013, 09:40




PIRATI CELEBRI! CHI HA FATTO LA STORIA DELLA PIRATERIA!
una breve biografia su di loro... mica pizza e fichi!

ALEXANDER SELKIRK
(Lower Largo, 1676 – Oceano Atlantico, 13 dicembre 1721) è stato un pirata scozzese.
Visse per quattro anni e quattro mesi, dall'ottobre 1704 al 2 febbraio 1709, su un'isola deserta dell'America Meridionale, facente parte dell'arcipelago Juan Fernández.
È probabile che la figura di Selkirk abbia fornito l'ispirazione per Robinson Crusoe di Daniel Defoe ed anche per Cast Away, film del 2000 con Tom Hanks.
Figlio di un calzolaio e conciatore di pelli di Lower Largo, della regione di Fife - Scozia, Selkirk dimostrò fin da giovane un carattere litigioso e indisciplinato.
Si imbarcò ancora ragazzo come corsaro nelle spedizioni verso i Mari del Sud e nel 1703 prese parte alla spedizione del famoso corsaro ed esploratore William Dampier. Questi era capitano del St. George, mentre Selkirk era imbarcato sul galeone Cinque Ports, agli ordini del capitano Thomas Stradling. Nell'ottobre dell'anno successivo (1704), dopo che le due navi si erano separate per uno scontro fra Stradling e Dampier, il Cinque Ports fece una sosta nel disabitato arcipelago di Juan Fernández per fare scorta di viveri e acqua. Selkirk si mostrò quindi preoccupato delle condizioni del suo galeone (il Cinque Ports in seguito affondò, causando la morte di molti marinai) e provò a convincere alcuni compagni a disertare con lui e a restare sull'isola, confidando nell'imminente arrivo di un'altra nave. Nessuno però fu d'accordo e Stradling, stanco dei continui problemi che Selkirk causava, decise di abbandonarlo sull'isola. Selkirk quasi immediatamente ritrattò la sua posizione, ma non venne ascoltato e il St. George salpò, lasciandolo solo su Juan Fernández. Vi sarebbe rimasto per quattro anni e quattro mesi. Poté portare con sé un moschetto, della polvere da sparo, alcuni strumenti da falegname, un coltello, una Bibbia e i suoi vestiti.
Selkirk rimase inizialmente sulla spiaggia, per paura dei suoni dell'interno dell'isola, che pensava provenissero da bestie feroci. In questo primo periodo si riparò in una piccola caverna, cibandosi di molluschi e scrutando ogni giorno l'orizzonte nella speranza di avvistare una nave che potesse soccorrerlo. Soffrì di profonda solitudine, depressione e rimorso per il suo comportamento. Alla fine fu spinto a rifugiarsi all'interno dal sopraggiungere sulla spiaggia di una colonia di rumorosi leoni marini.
Qui la sua vita migliorò radicalmente perché riuscì a procacciarsi una grande varietà di nuovi cibi: carne e latte dalle capre selvatiche introdotte da navigatori precedenti; rape, cavoli e pepe selvatici gli offrirono una dieta meno monotona e speziata. I topi, anch'essi sbarcati con precedenti navigatori, furono all'inizio un problema perché morsicavano Selkirk durante la notte. Tuttavia Selkirk riuscì ad addomesticare dei gatti selvatici che posero fine a questa difficile situazione.
Selkirk fece un uso straordinario dell'equipaggiamento che aveva preso dalla nave e di quello che riuscì a realizzare sull'isola. Ricavò due capanne dagli alberi di pimento e impiegò il moschetto e il coltello per cacciare e tosare le pecore. Tuttavia, una volta terminata la polvere da sparo, fu costretto ad inseguire le sue prede a piedi. Fu così che precipitò da un dirupo, perdendo conoscenza per circa 24 ore. Dedicò molto tempo alla lettura della Bibbia, ricevendone benefici per il suo umore e per la conoscenza dell'inglese.
Quando i vestiti di Selkirk si logorarono definitivamente, ne confezionò di nuovi con pelli di capra, servendosi di un chiodo per cucire. In questa occasione si rivelarono utilissime le lezioni apprese quando era bambino dal padre conciatore. I piedi di Selkirk divennero così callosi che quando le sue scarpe divennero inutilizzabili le reputò inutili. Riuscì anche a ricavare un coltello dagli anelli di ferro recuperati da alcune botti abbandonate sull'isola da altre navi.
Due vascelli arrivarono e ripartirono prima che Selkirk potesse abbandonare l'isola. Entrambi erano infatti spagnoli e Selkirk, in quanto corsaro scozzese, avrebbe dovuto subire tortura ed esecuzione, se catturato. Perciò si nascose.
Il salvataggio tanto a lungo aspettato e sperato giunse il 2 febbraio 1709 con l'arrivo della nave corsara Duke, a bordo della quale si trovava quello stesso William Dampier che aveva guidato la spedizione nella quale Selkirk era stato abbandonato sull'isola. Selkirk venne scoperto dal comandante del Duke, Woodes Rogers, che lo nominò "Governatore dell'Isola". Selkirk era colmo di gioia per l'arrivo dei "liberatori" e riuscì a catturare un paio di capre al giorno, con grande gioia e ristoro degli uomini di Rogers.
Il libro di Roger - "A cruising voyage round the world: first to the South-Sea, thence to the East-Indies, and homewards by the Cape of Good Hopeworld" venne pubblicato nel 1712, con un resoconto dell'avventura di Selkirk.
Il giornalista Richard Steele intervistò Selkirk sulla sua solitaria permanenza, scrivendo poi un famoso articolo sulla sua storia apparso su "The Englishman".
Nel 1717 Selkirk fece ritorno a Lower Largo, ma si fermò solo pochi mesi, imbarcandosi poi nuovamente. Secondo il giornale di bordo morì alle 20 del 13 dicembre 1721 mentre prestava servizio come ufficiale a bordo della Royal ship Weymouth, probabilmente a causa della febbre gialla che aveva flagellato quel viaggio. La sua salma venne gettata in mare sulla costa occidentale dell'Africa.
L'isola su cui visse Selkirk, conosciuta come Isla Más a Tierra (l'isola più vicina alla costa continentale del Cile), dal 1º gennaio 1966 si chiama ufficialmente Robinson Crusoe. L'altra isola principale dell'arcipelago, detta Isla Más Afuera (l'isola più esterna), è stata chiamata in suo onore isola Alexander Selkirk.

BARTHOLOMEW ROBERTS
Bartholomew Roberts, pseudonimo di John Roberts, noto anche come Black Bart (in gallese: Barti Ddu) (Pembrokeshire, 17 maggio 1682 – Gabon, 10 febbraio 1722), è stato un pirata gallese, tra i più famosi mai esistiti.
Nato nel piccolo villaggio di Casnewydd-Bach, tra Fishguard ed Haverfordwes nel Pembrokeshire, Galles, il suo nome di battesimo era John Roberts. Non sono certi i motivi del cambiamento del nome, ma è probabile che la scelta di Bartholomew fosse stata fatta in onore del celebre bucaniere Bartholomew Sharp. È probabile che si sia avventurato in mare all'età di soli tredici anni, ovvero nel 1695, ma di lui non si hanno notizie fino al 1718 quando lo troviamo registrato tra l'equipaggio di uno sloop nelle Barbados. Nel 1719 è registrato come ufficiale in terza a bordo di una nave di schiavi di nome Princess proveniente da Londra, al comando di un certo Capitano Abraham Plumb. Ai primi di giugno di quello stesso anno, mentre la nave era ancorata ad Anomabu, lungo la Costa d'oro africana, venne catturata dai pirati. L'imbarcazione fu assalita da due navi, la Royal Rover e la Royal James, entrambe sotto la guida del Capitano Howell Davis.
La sua carriera di pirata iniziò piuttosto tardi all'età di trentasette anni quando, imbarcato sulla nave negriera Princess of London, fu fatto prigioniero dal pirata Howell Davis ad Anomabu sulla costa del Ghana. Unitosi ai pirati, Roberts nel giro di sei settimane fu eletto capitano del vascello Rover dopo la morte del Capitano Davis avvenuta nei pressi dell'isola di El Principe.
La sua attività non consisteva nei soli abbordaggi di mercantili. Nel 1720 Bartholomew Roberts dopo aver appreso che a Nevis erano stati giustiziati alcuni pirati si diresse verso il vicino porto di Basseterre incendiando alcune navi e offrendo una taglia sui funzionari responsabili perché fossero essi stessi giustiziati. Successivamente, in occasione dell'attacco ad una nave francese, catturò il governatore della Martinica che pagò l'aver fatto giustiziare dei pirati con l'impiccagione a un albero della propria nave.
Dopo aver pesantemente colpito i commerci sulla rotta delle Indie nel 1721, nel febbraio dell'anno successivo Roberts fu ucciso sulla sua nave ammiraglia, la Royal Fortune, durante uno scontro al largo di Cape Lopez, in Gabon. Fu un colpo di cannone alla gola ad ucciderlo mentre stava combattendo personalmente contro Chaloner Ogle capitano della nave da guerra Swallow inviata a combattere la pirateria nell'Africa Occidentale. I suoi compagni riuscirono ad esaudire le volontà del loro capitano e, prima che il suo corpo fosse catturato, riuscirono a gettarlo in mare.
Dal 1719 al momento della cattura l'equipaggio di Black Bart aveva catturato 456 vascelli.
Il suo Processo inizia il 28 marzo 1722, presieduto da un tribunale speciale istituito ad hoc presso il castello di Cape Coast (Ghana), una fortezza per la tratta degli schiavi, il tribunale comprendeva il capitano Herdman comandante dalla nave Weymouth come presidente della corte e come commissari: James Phipps generale della costa, Edward Hyde segretario della Royal Africa Company, i mercanti Francis Boye e Henry Dodson ed i tenenti di vascello Barnsley e Fanshaw (chiamati per raggiungere il numero legale di sei commissari), il capitano Ogle in qualità di artefice della cattura non entrò nella giuria.
I capi d'accusa erano due. Primo, associazione criminale contro i commerci dei sudditi di sua maestà. Secondo, attacco alla nave Swallow della Royal Navy. Il processo fu veloce grazie ad un numero enorme di testimoni per lo più membri dell'equipaggio della Swallow; per assicurare un processo equo venne fatto scarso uso del linguaggio tecnico legale. Le prime esecuzioni furono avviate già il 3 aprile ed entro il 20 aprile furono eseguite tutte le condanne a morte per un totale di 52, 17 scontarono la pena al carcere di Marshalsea, altri ancora furono assolti per aver provato di essere stati costretti a collaborare con i pirati sotto minaccia.
Roberts viene citato da Long John Silver nel celebre romanzo L'isola del tesoro.
Più recentemente ha ispirato il personaggio di Orso Bartholomew nel manga One Piece.
Nel film La maledizione della prima luna e nel suo terzo seguito Pirati dei Caraibi - Ai confini del mondo Bartholomew viene rappresentato come uno degli autori del codice dei pirati insieme a Henry Morgan.
Roberts viene anche citato nel libro La storia fantastica, come causa della morte del protagonista Wesley; in seguito si scopre che "Roberts" è un titolo che il capitano precedente conferisce ad un membro della ciurma che si è particolarmente distinto, e anche Wesley stesso ne assume l'identità.
Una blanda citazione di "Black Barty" viene effettuata anche nell'episodio Emily Lake (seconda parte) della terza stagione della serie televisiva WareHouse 13, (SCIFI), dove un cannone appartenente al pirata, con una enorme potenza e gittata, potrebbe minacciare il Warehouse 13.

BARTOLOMEU IL PORTOGHESE
Bartolomeu il Portoghese (Portogallo, ... – Giamaica, 1669) è stato un pirata portoghese piuttosto enigmatico.
Non si conosce praticamente nulla dei suoi primi anni di vita, si sa solo che fu molto sfortunato in Europa e quindi decise di partire per i Caraibi intorno al 1660.
All'inizio Bartolomeu aveva solo una piccola barca con un equipaggio di 30 uomini e solo 4 cannoni. Decise quindi di attaccare una nave spagnola ma parte dell'equipaggio venne presa e torturata. Ritentò una seconda volta e, anche se metà dell'equipaggio venne uccisa, riuscì a catturare la nave. Trasportava un carico di 70.000 pezzi da otto e 120.000 libbre di preziosi chicchi di cacao.
A causa del vento contrario, Bartolomeu non poté tornare in Giamaica e quindi fece rotta verso le coste del Messico. Durante una tempesta Bartolomeu fu costretto ad approdare a Campeche. La popolazione locale lo riconobbe e fece allestire un patibolo per farlo impiccare. Bartolomeu discusse con le autorità spagnole e non venne impiccato immediatamente. La notte seguente rubò un coltello uccidendo una sentinella; rubò un paio di giare di terracotta contenenti vino e fuggì. Dopo un viaggio attraverso il deserto, Bartolomeu raggiunse "El Golfo Triste", qui rubò una nave e tornò in Giamaica. Partì con una canoa e un equipaggio di 20 uomini e tornò a Campeche. Durante il viaggio la barca si arenò sull'isola di Pines, a sud di Cuba.
I sopravvissuti, compreso Bartolomeu, tornarono ancora una volta in Giamaica. Bartolomeu morì poi in miseria e nell'estrema povertà in Giamaica.
Più recentemente ha ispirato il personaggio di Portuguese D. Ace nel manga One Piece.

BENNET GRAHAM
Bennet Graham, conosciuto come Benito Bonito (1790 c.ca – Caraibi, 1820), è stato un pirata inglese.
Non si sa molto su Benito Bonito; nacque probabilmente intorno al 1790. Navigava a bordo del galeone spagnolo Relampago.
La carriera piratesca di Bennet Graham ha inizio lungo le coste africane, all'epoca territorio coloniale inglese; proprio per questa ragione, la Corona Britannica prese a dargli la caccia. Per sfuggire alla marina inglese, Graham si trasferì dunque nel mar dei Caraibi, dove ebbe modo di riscontrare maggiori profitti che nel passato: qui catturò il galeone spagnolo a bordo del quale compirà, in seguito, le sue razzie.
Nel territorio caraibico fu attivo dal 1818 al 1820; ma è nel 1819 che compì la sua impresa più grande. Benito attraccò al porto della città di Acapulco e, durante la notte, mandò i suoi uomini a uccidere le guardie; dopodiché indossarono le uniformi delle guardie uccise e il resto dell'equipaggio caricò tutto l'oro cittadino sul galeone. Una volta salpato con il bottino, Benito fuggì sull'Isola del Cocco dove nascose il tesoro, probabilmente sotto le scogliere di Wafer Bay.
Dopo tale impresa, due membri del suo equipaggio furono impiccati. Benito venne lasciato in vita a patto che rivelasse la posizione del suo nascondiglio in India Occidentale. Pur avendo confessato, venne egli stesso giustiziato nel 1820. Il suo tesoro, il cui valore è stimato intorno ai 300 milioni di dollari, non verrà mai ritrovato.

CHARLES VANE
Charles Vane (1680 – Port Royal, 29 marzo 1720) è stato un pirata inglese.
La sua attività si concentrò soprattutto su prede inglesi e francesi. La sua carriera da pirata durò dal 1716 fino alla sua morte, avvenuta nel 1720 per impiccagione.
L'imbarcazione sulla quale Vane compiva le sue scorribande era un brigantino denominato Ranger.
La sua carriera nella pirateria iniziò nel 1716 sotto il comando di Henry Jennis. Quando Charles divenne il nuovo capitano iniziò a saccheggiare i galeoni spagnoli. Nel 1718 il Governatore di New Providence, Woodes Rogers,decise di offrire il perdono ai pirati a patto che la smettessero di saccheggiare città e navi. Charles non accettò e continuò a uccidere i propri nemici.
Charles continuò a praticare la pirateria per i successivi tre anni. Poi Woodes Rogers mandò il colonnello Willam Rhett a catturare Charles. Nel frattempo lui aveva dato una delle sue navi a un certo Yeats, membro dell'equipaggio e gli aveva dato il compito di depredare le navi a largo del porto di Charleston. Una notte però Yeats fuggì a Charleston e cedette al perdono del Governatore. In seguito Charles passò una settimana con il famoso pirata Barbanera e insieme praticarono qualsiasi forma di pirateria. Dopodiché salpò di nuovo ma il colonnello Rhett gli dava la caccia.
Dopo una lunga battaglia tra Charles e Rhett, la nave di Charles naufragò con tutto l'equipaggio su un isolotto delle Honduras. Vennero poi tratti in salvo da una nave di passaggio ma Charles venne riconosciuto e portato a Port Royal, in Giamaica. Charles venne poi impiccato insieme al suo equipaggio il 23 marzo 1720.

CHRISTOPHER CONDENT
Christopher Condent (Plymouth, ... – Francia, 1770) è stato un pirata inglese.
Fu un pirata del XVIII secolo. Non si sa molto sui suoi primi anni di vita tranne che fosse un esperto velaio.
Originariamente era un corsaro a servizio dell'Inghilterra nella guerra di successione spagnola. Finita la guerra, nel 1714, decise di diventare un pirata piuttosto che continuare a servire l'Inghilterra. Saccheggiò qualsiasi nave a largo delle Indie Occidentali e si creò presto una reputazione. Andò ad abitare a New Providence nel 1718.
Avendo saputo di un certo Woodes Rogers nominato Governatore di Nassau nel 1718,decise di andare, dopo una convocazione dell'equipaggio, verso le coste sudafricane per saccheggiare le città costiere. Catturò una nave olandese e quindi partì. Durante il viaggio un membro dell'equipaggio di origine indiana venne maltrattato. Allora minacciò di incendiare la nave ma Condent lo fermò in tempo e lo uccise. I marinai fecero a pezzi il corpo e lo buttarono in mare.
Tuttavia nelle acque indiane avevano già navigato e depredato molti altri pirati come Thomas Tew, Henry Avery e decine di altri. Quando arrivò non trovò più nulla che valesse la pena saccheggiare. Catturò qualsiasi nave ma senza risultati.
Poi nell'ottobre del 1720, più di un anno dopo il suo arrivo in India, vide una grande nave araba che salpava dal porto di Surat. Questa nave apparteneva alla potente Compagnia Inglese delle Indie Orientali; venne catturata dopo un breve inseguimento. L'equipaggio salì sulla nave e ci trovò sopra un carico di spezie, sete, droghe e 150.000 £ in oro e argento. Fu davvero un bel colpo.
Poi Condent decise di dividere il bottino al covo pirata di S.Maria. Ogni membro dell'equipaggio ricevette circa 2000 £.
Dopo l'assalto il Governatore francese di Mascarenes perdonò Condent in cambio di una tangente del bottino. In seguito Condent decise di andare a vivere in Francia e di investire saggiamente i propri soldi. Si sposò con la figlia del Governatore di Mascarenes. Gli uomini del vecchio equipaggio seguirono il suo esempio e quindi continuarono a lavorare onestamente nel servizio navale francese. L'ultimo superstite dell'equipaggio racconta che la maggior parte dell'equipaggio morì di vecchiaia intorno al 1770 come Condent.

CHRISTOPHER MOODY
(1650 – Cape Coast, 1718 circa) è stato un pirata inglese.
Fece parte dell'equipaggio del pirata Bartholomew Roberts e in seguito si mise a capo di una nave propria e ne diventò il capitano. Praticò la pirateria al largo delle coste del Nord e del Sud Carolina tra il 1713 e il 1718. Si creò la propria bandiera pirata, di colore rosso sangue con tre disegni affiancati in orizzontale: una clessidra alata a significare che per i nemici era scaduto il tempo, un braccio che brandisce una spada e un teschio con le ossa incrociate a significare la morte imminente dei nemici.
Venne impiccato nel castello di Cape Coast, nell'attuale stato del Ghana, intorno al 1718.

EDWARD ENGLAND
Edward England (soprannome di Edward Seegar; Irlanda, ... – 1721) è stato un pirata inglese.
Edward fu uno dei pirati più famosi della costa africana che si affaccia sull'Oceano Indiano tra il 1717 e 1720. Le sue navi erano la Pearl e Fancy. La sua bandiera era il classico Jolly Roger: il drappo nero con sopra ricamato un teschio e sotto due femori incrociati.
A differenza degli altri pirati del suo tempo England non uccideva i prigionieri a meno che non fosse necessario. Ciò lo condusse alla rovina, dato che il suo equipaggio si ammutinò contro di lui quando si rifiuto di uccidere i marinai della Cassandra, una nave commerciale inglese capitanata da James Macrae. Venne abbandonato sull'isola di Mauritius insieme ad altri due pirati rimastigli fedeli. I tre riuscirono a sopravvivere e con una zattera di fortuna raggiunsero il Madagascar. England ritornò quindi in Inghilterra e qui visse di stenti fino al 1721, anno della sua morte.
È uno dei personaggi principali del romanzo La vera storia del pirata Long John Silver di Björn Larsson.
Viene citato nel romanzo L'isola del tesoro (1883), di Robert Louis Stevenson

EDWARD LOW
Edward Low (Inghilterra, 1690 – Martinica, 1724) è stato un pirata inglese. Fu uno dei più temibili pirati nel periodo d'oro della pirateria. Si calcola che il suo equipaggio catturò centoquaranta navi, il che ne fa il più pericoloso pirata dei mari occidentali dopo Black Bart.
Nacque nella cittadina di Westminster, Londra nel 1690.Poi lasciò l'Inghilterra per fuggire a Boston dove si sposò con Elisa Marmo. Insieme ebbero due figli ma uno, il maschio, morì da piccolo e rimase solo la sorella; la madre Elisa morì sul lavoro. Edward lavorò come taglialegna fino al 1721 nelle Honduras.
Edward decise quindi di entrare a far parte, nel 1722,di un gruppo di marinai a bordo di uno sloop diretto all'Honduras.Dopo un ammutinamento fallito, gli uomini vennero costretti a lasciare la barca.Low decise quindi di riprendersi lo sloop e diventarne il capitano.
La prima bandiera utilizzata da Edward era di colore verde con una figura gialla rappresentante un uomo che suonava la tromba. Poi cambiò bandiera e divenne la sua Jolly Roger definitiva: era tutta nera e vi era rappresentato uno scheletro rosso; significava che l'equipaggio infliggeva torture orribili.
Dopo un periodo con il grado di tenente decise di tornare un pirata e allora prese un brigantino,ribattezzato "Rebecca".Con questo attaccò 13 navi da pesca a largo dell'New England;poi fece il colpo grosso attaccando una goletta che rinominò "Fancy".
A questo punto venne messa una taglia sulla sua testa e quindi fuggì nelle Azzorre.Qui assaltò molte navi e città torturando i suoi nemici e poi uccidendoli.
Morì poi nel 1724 sconfitto dalla nave inglese Greyhound dopo una battaglia durata ben otto ore avvenuta nei pressi di Martinique, nei Caraibi.
Ha ispirato il personaggio di Trafalgar Law nel manga One Piece.

EDWARD TEACH, BARBANERA
Edward Teach, meglio noto come Barbanera (1679 ca. – 22 novembre 1718), fu un celebre pirata britannico, che ebbe il controllo del Mar dei Caraibi per un breve periodo fra il 1716 e il 1718, durante la cosiddetta età d'oro della pirateria.
I dati sulla sua vita sono molto incerti e influenzati dalle leggende che furono in seguito elaborate attorno al suo nome. Nacque probabilmente nel 1680, a Bristol secondo alcune fonti, a Port Royal secondo altre. Si è discusso anche del suo cognome; sarebbe Teach secondo la maggior parte degli storici, ma vi è chi sostiene si chiamasse in altri modi, tra cui Drummond, Thatch,Tirsh o Dirmmon Si sarebbe sposato 14 volte; l'ultima moglie sarebbe stata appena sedicenne e di origine Hawaiana.
Il suo ingresso nella pirateria fu forse sulle navi corsare giamaicane che combattevano per mare contro i francesi. Nel 1716 si alleò con Benjamin Hornigold, con il quale assaltò circa 20 navi in 18 mesi. Si impossessò in particolare di un vascello proveniente dalla Guiana francese, il Concorde, per ribattezzarlo Queen Anne's Revenge. Oltre ad arrembare le navi in alto mare, Barbanera assaltò porti in diverse regioni, fra cui Turkill, Grand Cayman, Bahamas, Carolina. Nel 1718 assediò il porto di Charleston nella Carolina del Sud; in quell'occasione catturò un amministratore della città con il figlio di quattro anni e chiese come riscatto un baule di medicine.
Aveva fama di essere uno dei pirati più feroci, e alla sua immagine e alle sue imprese (reali e leggendarie) si deve in gran parte lo stereotipo del "pirata cattivo" nella cultura. I suoi modi terrorizzavano le sue vittime ma anche lo stesso equipaggio; si dice che usasse sparare con la pistola alle gambe dei suoi uomini come misura punitiva o semplicemente per mantenere la disciplina a bordo. In una occasione avrebbe fatto riempire con fuoco e zolfo la stiva della sua nave allo scopo di creare un'atmosfera infernale, e avrebbe sfidato i suoi a una gara di resistenza in mezzo al fumo (ovviamente vincendo). Si dice che bevesse rum mischiato con polvere da sparo e che la sua barba fosse così lunga che egli se la attorcigliava attorno alle orecchie; che quando andava in battaglia si mettesse dei pezzi di miccia accesi sotto il cappello in modo da essere sempre avvolto da una fitta nuvola di fumo (particolare che rendeva il suo aspetto al tempo stesso bizzarro e spaventoso). I cronisti dicono che Blackbeard "durante le azioni indossava una fascia intorno alle spalle con appese tre paia di pistole nelle loro fondine a mo' di bandoliera".
Il 20 luglio 1718 Barbanera rifiutò l'amnistia offertagli da Woodes Rogers, Governatore di Nassau e delle Bahamas. Il governatore della Virginia Alexander Spotwood ordinò al tenente di vascello della Marina inglese Maynard di catturare Barbanera, vivo o morto. A bordo della nave da guerra Pearl, Maynard raggiunse Barbanera il 21 novembre del 1718, nell'insenatura di Ocracoke, e riuscì a ucciderlo dopo una sanguinosa battaglia. Si racconta che Barbanera non morì prima di aver subito 25 ferite, di cui 5 da arma da fuoco, e che il suo corpo fece tre volte il giro della nave prima di inabissarsi. La testa mozzata del pirata venne infissa sulla punta del bompresso della Pearl. Nella sua carriera Barbanera aveva catturato quasi 140 navi. Alla sua morte aveva 38 anni.
Nel marzo 2007 i responsabili del Queen Anne's Revenge Shipwreck Project hanno annunciato l'intenzione di recuperare la Queen Anne's Revenge entro tre anni. La nave si trova al largo delle coste della Nord Carolina ed attualmente è coperta di coralli.
Il personaggio Barbanera ricorre spesso nella letteratura, nel cinema e in altre forme di finzione; in genere viene rappresentato secondo lo stereotipo del pirata crudele, depositario di un misterioso tesoro, e maledetto al punto di riapparire, non di rado, come fantasma. Viene ricordato come " re dei pirati".
LETTERATURA:
-La Storia generale dei pirati riporta alcune gesta di Barbanera.
-Il romanzo per ragazzi L'isola del tesoro (1883), di Robert Louis Stevenson, cita Barbanera due volte.
-Nel romanzo Peter Pan, di James Matthew Barrie, si dice che Capitan Uncino da giovane fosse stato nostromo sulla nave di Barbanera.
-Barbanera è un personaggio centrale del romanzo Mari stregati (On Stranger Tides, 1987) di Tim Powers.
-Un pirata di nome Edward Teach appare anche nel romanzo Quicksilver di Neal Stephenson (2004).
-Barbanera (Edward Teach) compare citato più volte nel romanzo La vera storia del pirata Long John Silver di Björn Larsson. Il suo leggendario secondo, Israel Hands, compare più volte nel libro.
CINEMATOGRAFIA:
-Il pirata Barbanera (Blackbeard, the pirate, 1952) è un film d'azione diretto da Raoul Walsh e con Robert Newton nei panni del pirata. Barbanera viene mostrato alle prese col suo rivale, il Capitano Henry Morgan, nella disputa per un tesoro; avrà la meglio ma finirà affogato dai suoi stessi uomini.
-Il fantasma del pirata Barbanera (Blackbeard's Ghost, 1968) è un film Disney di Robert Stevenson, con Peter Ustinov nella parte del fantasma (fra gli altri attori, Dean Jones). Il fantasma del crudele pirata viene evocato involontariamente da un insegnante e decide di garantirsi la pace eterna, dismettendo i panni di fantasma e compiendo delle buone azioni. La stessa storia fu utilizzata da Disney anche per una storia classica di Topolino.
-Parodia del film Disney è Franco, Ciccio e il pirata Barbanera (1969) con Franco Franchi e Ciccio Ingrassia.
-Barbanera è il principale antagonista del film Pirati dei Caraibi - Oltre i confini del mare (2011, diretto da Rob Marshall), nel quale è interpretato da Ian McShane.

EMANUEL WYNNE
Emanuel Wynne (Francia, 1650 – Caraibi, 1700 circa) è stato un pirata francese.
Emanuel Wynne nacque in Francia intorno al 1650; iniziò la sua carriera di pirata verso la fine del XVII secolo a largo delle coste della Carolina assaltando le navi mercantili inglesi. Poi si trasferì ai Caraibi dove ricavò maggiori profitti.
Fu il primo a sventolare, agli inizi del Settecento, la famosa bandiera pirata denominata Jolly Roger. La sua consisteva in un cranio con le ossa incrociate che poggiava su una clessidra, a significare che il tempo per i nemici era finito.

FRANCOIS l'OLONESE
Jean David Nau, meglio noto con il soprannome di François l'Olonnais, in italiano François l'Olonese, (Les Sables-d'Olonne, 1634 – foce del Rio San Juan (Nicaragua), 1671), è stato un pirata nonché criminale e bucaniere francese.
François l'Olonese è stato uno dei più noti bucanieri della storia, non solo per via dei suoi successi, ma anche per la sua propensione alla tortura ed uccisione delle sue vittime, che spesso faceva a pezzi personalmente con il suo coltellaccio, anche qualora avesse loro precedentemente promesso, in cambio della resa, la salvezza della vita[1]. La sua impresa più famosa rimane senza dubbio il saccheggio delle città di Maracaibo e Gibraltar in Venezuela, allora noto come Vicereame della Nuova Granada, avvenuto nel 1666.
Durante l'infanzia e l'adolescenza lavorò come servo presso un proprietario terriero sulle coste dell'isola di Martinica. Nel 1653 si trasferì sull'isola di Hispaniola. Qui conobbe un gruppo di bucanieri, e, rimasto impressionato dai loro racconti, iniziò la sua carriera criminale, guadagnandosi l'ammirazione dei compagni e del governatore francese dell'isola di Tortuga, monsieur De La Place, che lo pose subito a capo di un piccolo legno, per combattere la flotta spagnola. La sua azione fu talmente efficace da meritarsi entro breve tempo l'appellativo di “flagello delle navi spagnole”.
Dopo questi successi iniziali, perse la nave durante una tempesta nei pressi dello Yucatan. Con essa andò a fondo anche l'ingente tesoro fino ad allora accumulato. Tornato a Tortuga, ottenne dal governatore dell'isola una nuova nave. Si diresse lungo le coste di Campeche dove subì però un inaspettato rovescio: perse quasi tutto l'equipaggio che venne catturato o ucciso dagli spagnoli, ma, grazie ad un astuto stratagemma, riuscì a salvarsi e fuggì rubando una nave nemica. Nei giorni successivi, al largo delle coste cubane, con due sole canoe ed appena 25 uomini di equipaggio, catturò un vascello spagnolo con 90 marinai a bordo; di questi solo uno ebbe salva la vita: l'Olonese lo spedì dal governatore spagnolo a l'Avana con il messaggio che avrebbe dedicato la sua vita alla pirateria e che non si sarebbe mai fatto catturare vivo.
Nel 1666 tornò all'isola Tortuga, dove, assieme ad un altro bucaniere, Michele le Basque ("il Basco"), costituì una piccola armata composta da 8 navi e 650 uomini.
In breve tempo i due compirono incredibili imprese piratesche, eleggendo a loro territorio di caccia il golfo del Venezuela: la più nota fu senza dubbio la cattura del porto di Maracaibo, dove, dopo aver commesso saccheggi e atrocità di ogni tipo, si fecero versare un'enorme quantità di tesori (oro, gioielli, verghe d'argento, cacao, tessuti preziosi) dal governatore locale, come riscatto. Proseguì la sua impresa con la città vicina di Gibraltar sulla costa sud del Lago di Maracaibo. Nonostante il pagamento di 20.000 pesos e di 500 mucche decise di saccheggiare ugualmente la città ottenendo così 260.000 pesetas, gemme, seta e schiavi.
Dopo due anni di simili scorribande aveva accumulato un immenso tesoro: lo sperperò in breve tempo dopo aver concluso il sodalizio con le Basque. Partì nuovamente in cerca di fortuna e ricchezze, deciso a catturare Granada. L'Olonnais torturava le sue vittime con macabra originalità: si dice che una volta squarciò il petto di un prigioniero spagnolo, ne estrasse il cuore e lo mangiò a morsi. Dopo aver depredato alcune navi a sud di Cuba cercò di catturare il porto di Capo Gracias-a-Dios, senza fortuna. Si diresse così verso le coste dell'Honduras dove catturò un numero imprecisato di navi e saccheggiò alcuni villaggi costieri.
Nel 1670 tentò di conquistare Città del Guatemala ma il progettò fallì. Venne sorpreso da una tempesta che fracassò sugli scogli di Pearl-Key l'unica nave rimasta; con i resti costruì una zattera e risalì il fiume San Juan dove però si scontrò con le tribù indigene e il suo equipaggio venne definitivamente sconfitto. L'Olonese morì sulle coste del golfo di Uraba, dove venne catturato da un gruppo di cannibali che lo divorarono assieme ai pochi uomini rimasti a lui fedeli.
CULTURA POPOLARE:
-Assieme ad Henry Morgan fu inserito nei primi due romanzi di Salgari del ciclo I corsari delle Antille come capo dell'isola Tortue. Nei romanzi salgariani viene chiamato Pietro Nau. Nel film di Sergio Sollima è interpretato da Eddy Fay.
-Eiichiro Oda, creatore del manga One Piece, ha dichiarato nel quarto tankōbon della serie che il cognome di Roronoa Zoro, uno dei protagonisti, deriva da quello di Nau (in giapponese, l'Olonnais si pronuncia in modo simile a Roronoa).
-Nel programma televisivo La filibusta, il personaggio dell'Olonese venne recitato da Gianni Magni.
-Ha ispirato il soggetto per il libro per ragazzi "L'olonese, il terribile pirata"

FRANCIS DRAKE
Sir Francis Drake (Tavistock, 13 luglio 1540 – Panamá, 28 gennaio 1596) è stato un corsaro, navigatore e politico inglese. Fu il primo inglese a circumnavigare il globo, dal 1577 al 1580, e fu insignito del titolo di cavaliere al suo ritorno dalla regina Elisabetta I. Fu il comandante in seconda della flotta inglese che sconfisse l'Invincibile Armata nel 1588.
Come nel caso di molti coscritti, la data di nascita di Drake risale al 13 luglio. La data è presente in un ritratto dipinto verso la fine della vita di Drake.[non chiaro] In seguito all'attacco di Cadice e le sue imprese nel Mar dei Caraibi spagnolo, Drake si guadagnò il soprannome di El Draque ("Il dragone"), che è la diretta traduzione del suo cognome. Francis Drake nacque nel Devon, Inghilterra, figlio di agricoltori protestanti. Durante le sommosse cattoliche del 1549, la famiglia fu costretta a fuggire nel Kent. All'età di circa 13 anni Francis prese il mare su una nave mercantile, diventando comandante della nave all'età di 20 anni. Passò gli inizi della sua carriera affinando le sue qualità di manovrare nelle acque difficili del Mare del Nord e infine, dopo la morte del capitano per il quale egli comandava, divenne comandante di un'imbarcazione di proprietà. All'età di 23 anni Drake compì i suoi primi viaggi nel Nuovo Mondo sotto le vele della famiglia Hawkins di Plymouth, in compagnia di suo cugino, Sir John Hawkins. Famosa anche la spedizione da lui guidata con la nave Paffal in America del Sud.
Nel 1577 Drake ricevette dalla regina Elisabetta il compito d'intraprendere una spedizione contro la Spagna lungo le coste americane del Pacifico. Egli fece vela da Plymouth, in Inghilterra, in dicembre, a bordo del Pelican, con quattro altre navi e più di 150 uomini. Dopo aver attraversato l'Atlantico, due delle navi dovettero essere abbandonate sulla costa orientale del Sud America. Le restanti tre navi partirono dirette allo stretto di Magellano, all'estremità meridionale del continente. Alcune settimane dopo esse riuscirono a entrare nel Pacifico, tuttavia violenti temporali distrussero una delle navi e costrinsero un'altra a ritornare in Inghilterra. Drake continuò con la sua nave ammiraglia, ora rinominata Golden Hind (la Cerva Dorata) in onore a Sir Christopher Hatton (dal suo stemma araldico).
L'ultima nave restante veleggiò verso nord lungo le coste sul Pacifico del Sud America, attaccando porti spagnoli come Valparaíso durante il percorso. Catturò inoltre navi spagnole nel viaggio verso nord, facendo buon uso delle loro mappe, più accurate. Nella sua ricerca del passaggio a Nord Ovest, Drake potrebbe essere giunto fino all'odierno confine tra Stati Uniti e Canada. Non essendo in grado di trovare il fantomatico passaggio per rientrare nell'Atlantico, girò indietro e si diresse a sud.
Nel 1579 la Golden Hind entrò in una insenatura (la baia di Drake) a nord dell'odierna San Francisco per riparazioni. Sbarcò nel nord della California, o forse ancora più a nord, nell'Oregon o nel Pacific Northwest (il luogo esatto è ancora dibattuto tra gli storici) e dichiarò la terra, chiamandola "Nuova Albione", territorio della Corona Inglese. Le mappe realizzate poco dopo riportarono scritto "Nuova Albione" su tutta la frontiera a nord della Nuova Spagna.
Quando Drake rifece vela, si diresse a ovest attraverso il Pacifico e qualche mese dopo raggiunse le Molucche, un gruppo di isole nel sud ovest Pacifico (a est dell'odierna Indonesia).
Fece numerose soste nel suo viaggio verso la punta dell'Africa, doppiando infine il Capo di Buona Speranza, e arrivò in Inghilterra nel settembre del 1580. Portò con sé un ricco carico di spezie e di tesori catturati agli spagnoli e fu salutato come il primo inglese a circumnavigare la Terra. Il 4 aprile 1581 Drake fu nominato cavaliere dalla regina Elisabetta a bordo della Golden Hind e divenne sindaco di Plymouth e parlamentare.
Il carico di spezie e tesori catturati agli spagnoli dimostrarono sia la ricchezza che la vulnerabilità dell'Impero spagnolo. La regina ebbe diritto alla metà del carico e il valore di quella metà era superiore alle entrate della corona di un intero anno.
La regina ordinò che tutti i resoconti scritti del viaggio di Drake fossero tenuti segreti, ai suoi partecipanti fu fatto giurare il silenzio a prezzo della vita; il suo scopo era tenere le attività di Drake lontano dagli occhi della rivale Spagna.
Nel 1585 scoppiò la guerra tra la Spagna e l'Inghilterra. Drake navigò verso il nuovo mondo e saccheggiò i porti di Santo Domingo e Cartagena. Nella tratta di ritorno del viaggio catturò il fortino spagnolo di St. Augustine (Florida). Queste imprese incoraggiarono il re Filippo II di Spagna a dare ordini per pianificare una invasione dell'Inghilterra.
Effettuando un colpo preventivo, Drake diresse una flotta su Cadice, una delle principali porte d'ingresso in Spagna, occupando la città per tre giorni e distruggendo 26 navi nemiche insieme a una grande quantità di scorte. Questo attacco ritardò l'invasione spagnola di un anno.
Drake fu vice ammiraglio in capo della flotta inglese (sotto Lord Howard di Effingham) quando essi vinsero l'Armada spagnola che stava cercando di invadere l'Inghilterra nel 1588. Mentre la flotta inglese inseguiva l'Armada lungo la Manica, Drake catturò il galeone spagnolo Rosario insieme all'ammiraglio Pedro de Vales e tutto il suo equipaggio, ma con ciò causando confusione nella flotta inglese durante lo svolgimento dell'azione. Nella notte del 29 luglio, insieme a Howard, Drake organizzò le navi incendiarie che costrinsero la maggior parte dei capitani spagnoli a rompere la formazione e a far vela attraverso il passo di Calais verso il mare aperto. Il giorno seguente Drake fu presente alla battaglia di Gravelines.
Drake successivamente intraprese una lunga e disastrosa campagna contro le colonie spagnole in America, subendo numerose e continue sconfitte, ultima delle quali l'attacco a Porto Rico, durante il quale un colpo di cannone sparato dalla fortezza di San Felipe del Morro raggiunse il ponte della sua nave, ma Drake riuscì miracolosamente a sopravvivere.
A metà del gennaio 1596, morì di dissenteria a quasi 56 anni mentre era ancorato nella baia di Portobello dove venne seppellito in mare, in una bara di piombo.
CULTURA POPOLARE:
C'è una leggenda popolare secondo la quale, se l'Inghilterra fosse mai in pericolo, battendo sul tamburo di Francis Drake, lo si farebbe ritornare in tempo per salvare la patria.
Un'altra leggenda narra che il nostro protagonista ebbe una relazione con la regina Elisabetta I Tudor, la quale ebbe un figlio. Tuttavia sembrava poco degno per una regina sposare un corsaro, quindi l'identità della sua genitrice fu sempre tenuta nascosta al ragazzo. Costui si convertì al cattolicesimo e giunse a guidare la lotta contro l'anglicanesimo iniziata da Filippo II. Sempre secondo la leggenda, il figlio della regina, durante una battaglia, arrivò ad incontrare la madre, la quale lo fece catturare e, poco prima della sua condanna, rivelò la sua discendenza, ma solamente a lui.
Le imprese di Drake furono celebrate dal poeta patriottico vittoriano Henry Newbolt nel poema Il tamburo di Drake. Un poema intitolato allo stesso modo fu anche scritto dalla poetessa tardo vittoriana Norah M. Holland.
Secondo il fumettista Don Rosa, Drake ha posto nella sua Nuova Albione (in questo caso, nel nord della California) le basi per Paperopoli, fondando il forte Drakeborough, trasformato poi in Duckburg.
Solomon Kane, lo spadaccino puritano nato dalla penna di Robert Ervin Howard, navigò con Drake, anche se non aveva molta stima di lui.
A lui sono ispirati i personaggi Drakul Mihawk e X Drake del manga One Piece.
Sir Francis Drake è, nel videogioco per Playstation 3 Uncharted: Drake's Fortune e successivi, l'antenato del protagonista Nathan Drake. Nella sua bara (vuota) è custodito un diario che contiene le indicazioni necessarie per raggiungere la mitica El Dorado. nel videogioco è presente anche un anello sul quale è inciso il motto del corsaro: "sic parvis magna" -da umili origini verso grandi imprese- e all'interno la data del giorno dopo la morte con le coordinate della bara. Nel III capitolo della saga esso sarà la chiave per decifrare i messaggi lasciati da Sir Francis Drake.
Nel gdr d'azione giapponese Fate/Extra Francis Drake è lo spirito eroico che incarna il Servant di classe Rider. Il personaggio si discosta però dall'iconologia classica, essendo nel gioco rappresentato di sesso femminile.
Enzo Ferrari fu chiamato "Drake" dal nome del corsaro.

HENRY EVERY
Henry Avery (Plymouth, 1653 – Bideford, ...) è stato un pirata inglese. Fu un pirata attivo durante il regno di Carlo II d'Inghilterra. Era chiamato anche John Avery, Long Ben e capitano Bridgeman. Era di altezza media, piuttosto grasso, dissoluto, con un colorito da avvinazzato. Oltre alla data di nascita e la città natale, Defoe riferì anche che, prima di darsi alla pirateria, trascorse alcuni anni come cadetto nella Royal Navy.
Nel 1694 fu ufficiale in seconda della Charles, una nave corsara ingaggiata per depredare le colonie spagnole. Il veliero rimase per molti mesi nel porto di La Coruna,e l'equipaggio iniziò ad innervosirsi perché la paga tardava ad arrivare. Dunque, mentre il capitano era ubriaco, il 7 maggio Avery e alcuni uomini si ammutinarono. "Ora sono io il capitano di questa nave, "annunciò Avery "sono diretto verso il Madagascar per fare fortuna per me e per tutti gli uomini che mi seguiranno!
La nave venne rinominata Fancy e salpò verso sud e nei dintorni delle isole di Capo Verde gli uomini dell'equipaggio, ora pirati, catturarono tre navi inglesi. Più in là, presso le coste africane, due navi danesi fecero la stessa fine.
Arrivato in Madagascar, Avery approvvigionò la nave; voleva intercettare tutti i velieri dei pellegrini che, partendo dal porto indiano di Surat, giungevano a Mokha, presso l'imboccatura del mar Rosso e ripartivano per La Mecca. Un progetto assai lucroso, poiché su quelle navi viaggiavano tonnellate di seta, denaro e caffè. Fra quelle navi vi erano anche quelle del Gran Mogol. Nel settembre del 1695 la Fancy, dotata di 46 cannoni e di 150 uomini e accompagnata da altri vascelli, tra cui la Pearl e la Portsmouth Adventure di Rhode Island e la Amity di New York, abbordò la prima preda, la Fath Mahmamadi, che fruttò più di 50.000 sterline. Pochi giorni dopo, i pirati avvistarono il veliero che rese Avery leggendario, la Ganj-i-Sawai, la più grande nave del Gran Mogol, munita di 40 cannoni e 400 fucili carichi, guidata dal capitano Muhammed Ibrahim. Avery si avvicinò con la sua nave e una delle sue prime bordate spezzò l'albero maestro della nave. Inoltre un cannone degli indiani esplose, facendo strage. Dopo due ore, la nave fu abbordata e saccheggiata. Fra i viaggiatori a bordo c'era una figlia del Gran Mogol che Avery prese in sposa. Avery ordinò che non fosse sfiorata, ma tale ordine non riguardò ovviamente le tante altre donne presenti sulla nave molte delle quali furono violentate e uccise e le superstiti caricate come bottino sulla nave pirata: tale crimine non fu l'unico infatti, come ammise uno dei pirati successivamente arrestato, su quella nave la ciurma commise i crimini più orrendi. Furono trovati oro, argento e rial e il bottino spartito ammontò a più di 1.000 sterline a testa.
Dopo questo grande successo, Avery si ritirò definitivamente dalla pirateria, corrompendo il governatore di New Providence con la nave e il suo carico per un valore di mille sterline perché i suoi uomini potessero sbarcare. Alcuni partirono per la Carolina, altri per l'Inghilterra; sei uomini vennero catturati, processati e condannati a morte dal tribunale penale di Londra nel 1696. Il Gran Mogol, grandemente offeso, minacciò di cacciare tutti gli Europei dal suo regno e solo un'accurata diplomazia e la promessa di catturare Avery riuscirono ad evitare il peggio. Avery non fu mai catturato, anzi, di lui non si seppe più nulla. Alcuni dissero che dopo aver cambiato identità vivesse nel lusso su un'isola tropicale o in Irlanda, altri sostennero che, truffato da alcuni mercanti del West Country, morì in povertà a Bideford.
A lui sono state dedicate molte opere teatrali, fra cui The Succesful Pirate, e ciò contribuì a renderlo famoso.

HENRY MORGAN
Nato nel Galles nella contea di Monmouthshire intorno al 1635, venne rapito giovanissimo a Bristol e venduto quale manovale di contratto (una condizione paragonabile alla schiavitù) a una piantagione nell'isola di Barbados. Morgan negò sempre questo particolare della sua biografia.
Nel 1659 divenne bucaniere, compiendo il primo saccheggio a Santiago de los Caballeros (Repubblica Dominicana), e partecipò a varie spedizioni nelle Antille contro gli Spagnoli. Cinque anni dopo ricevette la lettera di corsa nell'isola di Giamaica: suo zio Edward, vicegovernatore di Port Royal, gli regalò una nave di 50 tonnellate con la quale fino al 1666 compì diverse imprese. Edward Mansfield lo volle nella sua flotta, ma Morgan abbandonò durante la prima missione.
Nel 1667 si sposò a Port Royal con la cugina.
Il governatore della Giamaica Thomas Modyford gli affidò varie missioni ancora contro gli Spagnoli: nel 1668 saccheggiò Puerto Principe (Cuba) e Portobello (Panamá) e un anno dopo Cartagena e Maracaibo. I saccheggi proseguirono anche nel 1670 tra Panamá e la "Isola de Providencia e Santa Catalina" (Colombia), conquistata nonostante la guerra di corsa fosse stata dichiarata illegale dal Trattato di Madrid del 1526.
Una base per le azioni contro le coste della Nuova Granada e il Venezuela si trovava nella Isla La Tortuga.
Nel 1670 Morgan ebbe il comando della flotta militare della Giamaica, ma nel 1671, a pace conclusa, venne arrestato e condotto a Londra: l'arresto fu quasi sicuramente un'esigenza diplomatica, perché l'anno dopo fu liberato per intervento di Carlo II e nominato vicegovernatore della Giamaica. Lord Richard Vaughan, Lord Lieutenant della contea di Glamorgan, lo incaricò di incoraggiare la pirateria.
Nel 1675 Morgan iniziò a combattere la pirateria, procedendo alla cattura di molti dei suoi ex compagni. Queste operazioni gli consentirono di arricchirsi e divenire potente, fino ad essere nominato nel 1680 governatore della Giamaica e stabilirsi in quello che fu il suo quartier generale di sempre: la base di Port Royal.
La sua carriera politica però durò poco: nel 1683 venne escluso dal Consiglio della Colonia e sospeso da ogni funzione.
Morì per cirrosi epatica a Port Royal alle ore 11 del 25 aprile 1688 e venne sepolto nel cimitero di Palisadoes con funerali grandiosi. Pochi anni dopo la morte di Morgan, il cimitero di Palisadoes fu sommerso da un violento uragano e ancora oggi si trova sul fondo del mare.
CULTURA:
Lo scrittore Emilio Salgari, autore di romanzi d'avventura, ha fatto di Morgan il luogotenente del celebre Corsaro Nero e, nel romanzo Jolanda, la figlia del Corsaro Nero, lo rappresenta come protagonista insieme alla figlia del suo antico capitano, che poi sposerà alla fine del racconto. Nel film del 1976 diretto da Sergio Sollima dedicato al personaggio salgariano (Il corsaro nero) Morgan è interpretato da Angelo Infanti.
La prima opera di John Steinbeck, "La santa rossa", è una breve biografia romanzata di Henry Morgan. L'opera si concentra sulle motivazioni e sui meccanismi mentali alla base del perseguimento violento di fini ora materiali ora psicologici.
Nel manga One Piece il personaggio Morgan mano d'ascia è ispirato a Henry Morgan.
Nel film Il cigno nero di Henry King (1942) uno dei personaggi principali è Henry Morgan, perdonato dalla Corona e diventato governatore. Il suo ruolo è interpretato da Laird Cregar.
Il calciatore Francesco Morini era chiamato Morgan per la sua abilità nel depredare gli avversari del pallone, proprio come un pirata.
Nel film La maledizione della prima luna e nel suo secondo seguito Pirati dei Caraibi - Ai confini del mondo, Morgan è uno degli autori del "Codice dei pirati" o "Codice della Fratellanza" insieme a Bartholomew Roberts, noto come "Black Bart".
La power metal band scozzeze Alestorm ha interamente dedicato il suo album di debutto nel 2008 al corsaro intitolandolo Captain Morgan's Revenge ("La vendetta del Capitano Morgan").
Il cantante italiano Morgan (al secolo Marco Castoldi) ha scelto il suo nome d'arte in onore del corsaro.
Il Rum Capitan Morgan è ispirato a questo leggendario pirata. Nel 1960 Primo Zelio girò il film :"Morgan il Pirata" ispirato al leggendario pirata ed interpretato dal "re del peplum" Steve Reeves.


JEAN LAFITTE
Jean Lafitte, all'anagrafe Jean Baptiste Lafitte (Francia, 1776 – Caraibi, 1826), è stato un pirata francese.
Sul luogo di nascita non si è certi. Probabilmente nacque in Francia, a Saint Dominic. Discendeva da una famiglia aristocratica che però venne completamente decapitata durante la Rivoluzione Francese. Sapeva conversare in quattro lingue: francese, inglese, spagnolo e italiano. Praticava la pirateria nel Golfo di Barataria e a New Orleans.
Gran parte dei dettagli che conosciamo dei primi anni di vita di Jean Lafitte sono oscuri e spesso contraddittori. In un documento Lafitte affermò di essere nato a Bordeaux in Francia nel 1780. Tuttavia sia lui che il fratello Pierre Lafitte affermarono anche di essere nati a Bayonne mentre altri documenti affermano che il luogo di nascita è ora St. Malo ora Brest. In ogni caso, come afferma la biografa Jack C. Ramsay, al quel tempo essere nati in Francia conveniva poiché ciò assicurava protezione nel diritto americano.
Ramsay, da parte sua, afferma che Lafitte potrebbe essere nato a Saint-Domingue (ora Haiti).
Lafitte intanto aveva organizzato una società di corsari e trafficante di schiavi. Costruì una casa, dei magazzini, Baracoons (cioè il luogo dove vengono tenuti gli schiavi prima della vendita), un bar e un bordello. Elaborò anche delle leggi per proteggere i suoi uomini. Una di queste proibiva di attaccare le navi americane. Se non la si rispettava si rischiava la morte. A quell'epoca la Repubblica della Colombia lottava per l'indipendenza dalla Spagna. Allora Lafitte ricevette una lettera di corsa a Cartagena che lo autorizzava ad abbordare le navi spagnole. Lafitte durante le sue razzie rubò schiavi, sete, spezie, gioielli, mobili, articoli per la casa, arte, cibo e medicine.
Nel 1812 gli USA dichiararono guerra all'Inghilterra. Un'imbarcazione chiamata "Sophia" navigava in Barataria sotto una bandiera bianca. A bordo c'erano due funzionari inglesi: il Capitano Mc.Williams e Capitan Lockyer. Lafitte li vide e si avvicinò. I due volevano trattare l'acquisto di New Orleans e quindi offrirono terra, oro e una commissione nella Royal Navy a patto che consegnasse le lettere. Lafitte disse loro che gli avrebbe portato una risposta entro 2 settimane. Ma Lafitte trasmise le lettere al Governatore Claiborne che però, dopo una riunione con il consiglio della Difesa, respinse l'offerta. Dato che Lafitte commise un reato gli americani gli diedero la caccia. Distrussero la sua flotta, la sua roccaforte e arrestarono 50 dei suoi trafficanti di schiavi.
Per i successivi due anni, Lafitte cercò di riprendersi onestamente le proprietà confiscate ma non ci riuscì. Si sentì offeso e quindi, nel 1817, navigò verso New Orleans e fondò una nuova colonia a Galveston Island. La colonia prosperò ma Lafitte no. Nel 1821 la Marina Militare americana emise un ultimatum per Lafitte: fuggire o essere giustiziato. Allora Lafitte appiccò il fuoco alla roccaforte e fuggì.
Non si sa dove sia morto. Probabilmente nello Yucatan o nell'Illinois.

JOHN HAWKINS
Sir John Hawkins (Plymouth, 1532 – Porto Rico, 12 novembre 1595) è stato un corsaro inglese.
Discendente da una famiglia di armatori del Devonshire, inizialmente si occupò del traffico di schiavi nel Nuovo Mondo. Compì diversi viaggi: il primo tra il 1562 e il 1563 e il secondo nel 1564. Questi viaggi gli procurarono una certa stima e si creò anche un proprio stemma: rappresentava uno schiavo negro in catene.
La rivalità con la Spagna divenne sempre più accesa. Nel 1567 fece un altro viaggio, catturando ancora una volta molti schiavi africani. Le città spagnole di quella zona al sud dei Caraibi erano deboli e quindi decise di attraccare al porto della città di Vera Cruz, in Messico. I funzionari locali erano pochi e indifesi e quindi non opposero resistenza. Qualche giorno dopo Hawkins abbordò due navi spagnole e rese schiavi gli spagnoli che si trovavano a bordo. Poi giunse nella città di Vera Cruz un viceré spagnolo che gli offrì un accordo. Tuttavia, il 24 dicembre 1567, i soldati spagnoli attaccarono le navi inglesi. Solo due di esse si salvarono ed a bordo di una di queste c'erano John Hawkins e suo cugino, Francis Drake.
Nel 1572 Hawkins recuperò parte delle ricchezze perdute. Poi, nel 1573, divenne tesoriere della Marina britannica. Continuò a servire l'Inghilterra fino al 1595. In questo periodo si sposò prima con Katharine Gonson e poi con Margaret Vaughan ed ebbe anche un figlio, Richard. Nel 1588 combatté contro l' Armada Invencible. Nel 1595 accompagnò il cugino Francis Drake in una caccia al tesoro nelle Indie Occidentali ma non ebbero successo ed egli morì.

JOHN QUELCH
John Quelch (Londra, 1666 – Boston, 30 giugno 1704) è stato un pirata inglese.
Non si sa quasi nulla sulla sua nascita e sui suoi primi anni di vita; si sa che nacque a Londra, in Inghilterra, nel 1666.
Nell'agosto del 1703 prese la nave Charles e partì per il Sud Atlantico. Assaltò una nave portoghese senza tener conto che in quel periodo Inghilterra e Portogallo erano in pace. Le due nazioni reagirono e quindi lo catturarono.
Dopo la cattura venne portato a Boston dove, in mezzo a una folla di gente, era installato un patibolo per l'impiccagione del pirata. Venne impiccato e poi buttato tra le onde del mare. Era il 30 giugno 1704.
Quello di John Quelch è uno dei primi Jolly Roger della storia. Vi è rappresentato un uomo nudo con in mano una clessidra e una lancia nell'atto di trafiggere un cuore che gocciola di sangue. Significava che il tempo per le vittime era scaduto. Il tema della bandiera venne riutilizzato da altri due famosi pirati: Edward Teach e Bartholomew Roberts.

CALICO JACK
John Rackham (Bristol, 21 dicembre 1682 – Santiago de la Vega, 17 novembre 1720) è stato un pirata britannico. Conosciuto come Calico Jack, è noto soprattutto per aver inventato il classico Jolly Roger, la bandiera pirata per eccellenza. La sua consisteva in un teschio con due sciabole incrociate sotto.
Il suo nome derivava dal tessuto calicò degli abiti che era solito indossare. John Rackham è anche noto per aver avuto nella sua ciurma due delle più famose piratesse del suo tempo: Anne Bonny e Mary Read.
Jack iniziò la sua carriera nella pirateria come capoguardia sulla nave da guerra inglese "Nettuno" sotto il comando del capitano Charles Vane. Quando il capitano si rifiutò di attaccare una nave francese l'equipaggio si ammutinò e nominò come nuovo capitano Jack, il quale ordinò subito di attaccare la nave francese e accumulò così una consistente ricchezza.
Jack chiese poi il perdono del re e si ritirò a New Providence. Qui si innamorò di Anne Bonny, una talentuosa e affascinante piratessa, e quando la loro relazione divenne pubblica, il Governatore di New Providence minacciò di arrestare Anne per il suo adulterio.
I due decisero allora di rubare uno sloop e fuggire. Tuttavia Jack temeva che gli uomini dell'equipaggio si sarebbero rifiutati di navigare con una donna a bordo poiché si diceva che portasse sfortuna. Pare che da quel giorno Anne assunse il nome di "Adam Bonny", iniziando a vestirsi da uomo e a spacciarsi per tale. Curiosamente, "Adam" divenne ben presto uno dei membri più rispettati dell'equipaggio.
Dopo diversi saccheggi alle Bahamas, il Governatore locale decise di inviare una armata per catturare Jack ma questi riuscì comunque a fuggire. In seguito venne catturato da una nave spagnola assieme al suo equipaggio. Riuscì nuovamente a fuggire, cercando rifugio in Giamaica. Qui catturò diverse navi da pesca e uno sloop.

Il Governatore della Giamaica decise infine di inviare un cacciatore di pirati chiamato Capitan Barnet, che assolse il suo compito egregiamente catturando il famoso pirata assieme all'intero equipaggio. Poche settimane dopo, a seguito di un sommario processo, vennero tutti giustiziati a Santiago de la Vega, Giamaica il 16 novembre 1720 tramite impiccagione, all'infuori di Mary Read e Anne Bonny, che non furono impiccate perché in gravidanza.
Una leggenda narra che al patibolo era presente Anne Bonny, l'amante del pirata, che nel momento decisivo dell'impiccagione del compagno gli disse con amarezza: "Se tu avessi combattuto da uomo, a quest'ora non ti saresti fatto impiccare come un cane!".
CULTURA:
-Ha ispirato il personaggio di Calico Yooki nel manga One Piece.
-È anche un personaggio del videogioco Sid Meier's Pirates.
-Nel film La maledizione della prima luna e nei suoi seguiti la sua bandiera viene utilizzata dalla Perla Nera.
-Il gruppo Power metal tedesco Running Wild gli ha inoltre dedicato un brano intitolato Calico Jack dal disco Port Royal.
-La bandiera pirata a lui ispirata, variante del Jolly Roger, è presente nello stemma dei Tampa Bay Buccaneers.
-È presente nel videogioco Assassin's Creed IV: Black Flag.

MARTIN FROBISHER
Sir Martin Frobisher (1535 o 1539 – 22 novembre 1594) è stato un corsaro inglese (originario di Wakefield, nello Yorkshire) che ha compiuto tre viaggi nel Nuovo Mondo per cercare il Passaggio a Nord-Ovest, tutti conclusisi nel nord-est del Canada, nei pressi di quella che oggi è Resolution Island, e della Baia di Frobisher.
Al suo secondo viaggio, Frobisher trovò ciò che presumeva essere un minerale contenente oro, e ne riportò in patria duecento tonnellate, dove una prima stima ne fissò il valore a cinque sterline la tonnellata. Incoraggiato, Frobisher fece ritorno in Canada con una flotta maggiore e prese a scavare numerose miniere attorno alla Baia di Frobisher. Gli riuscì di estrarre 1350 tonnellate di minerale da riportare indietro, dove dopo anni di tentativi di fusione si capì che quel carico e il precedente erano in realtà pressoché privi di valore.
Come corsaro inglese, invece, accumulò grandi ricchezze a spese delle navi francesi. Egli è stato successivamente nominato cavaliere per i suoi servigi alla Corona nel respingere la Invincibile Armada nel 1588.
IL PRIMO VIAGGIO:
Già nel 1560 o 1561, Frobisher aveva preso la decisione di intraprendere un viaggio alla ricerca di un passaggio a nord-ovest che costituisse una nuova rotta per il commercio con India e Cina (all'epoca nota come Catai). Gli ci vollero quindici anni per mettere assieme i finanziamenti per il suo progetto. Nel 1576 Frobisher riuscì a persuadere la Russia Company, un consorzio mercantile inglese che aveva già precedentemente finanziato diverse spedizioni in cerca del Passaggio a Nord-Ovest, ad appoggiare la sua.
Con l'aiuto di Michael Lock, il direttore della Russia Company, Frobisher fu in grado di racimolare fondi sufficienti per tre velieri: il Gabriel e il Michael di circa venti-venticinque tonnellate l'uno, e un piccolo vascello da dieci tonnellate, con un equipaggio di trentacinque uomini in totale.
Si mise all'ancora a Blackwall, e dopo aver ricevuto l'assenso della Regina Elisabetta I d'Inghilterra a Greenwich, fece vela il 7 giugno 1576, verso le Isole Shetland.
Durante una tempesta, Frobisher e il suo equipaggio persero il vascello più piccolo, e furono anche costretti ad abbandonare il Michael, ma il 28 luglio dal Gabriel fu avvistata la costa del Labrador.
Alcuni giorni dopo raggiunsero l'insenatura della Baia di Frobisher, e dal momento che i ghiacci e il vento ostacolavano il proseguimento a Nord, Frobisher diede ordine di correggere la rotta a Ovest (dove credeva di trovare un passaggio), per vedere "se per di là gli riusciva di sboccare in mare aperto, da dietro". Approdarono all'Isola Baffin il 18 agosto 1576, dove la spedizione entrò in contatto con alcuni nativi.
Dopo essersi accordato con uno di questi affinché gli facesse da guida per una futura ricognizione della zona, Frobisher ordinò a cinque dei suoi uomini di riaccompagnarlo a terra su una scialuppa, raccomandando loro di evitare di avvicinarsi troppo ad altri nativi.
Con ogni probabilità, i marinai disattesero l'ordine e furono catturati e fatti prigionieri dagli Inuit. Dopo giorni di ricerche Frobisher non li aveva ancora intercettati, e alla fine prese in ostaggio l'uomo con cui aveva preso accordi, per vedere se gli fosse stato possibile negoziare uno scambio coi marinai scomparsi. Il tentativo si rivelò vano; dei cinque membri dell'equipaggio non si seppe più nulla, anche se una leggenda Inuit dice che gli uomini vissero con loro per qualche anno prima di morire nel tentativo di lasciare l'Isola Baffin su una barca da loro costruita. Frobisher fece ritorno a Londra, dove arrivò il 9 ottobre. Fra le cose frettolosamente imbarcate dagli uomini, c'era anche un "pezzo di una pietra nera". Sulla sua superficie, c'erano piccoli frammenti in rilievo. Solo uno dei quattro esperti consultati sostenne che quel minerale contenesse oro, e aggiunse anche che egli "knew how to flatter nature". In ogni caso, i sostenitori di Frobisher -con Michael Lok e la Russia Company in testa- decisero di fare leva su quest'ultima consulenza per mettere insieme nuovi capitali per un'altra spedizione.
IL SECONDO VIAGGIO:
L'anno seguente, fu organizzata una spedizione molto più imponente della prima. La Regina vendette la nave Ayde, della Marina Reale, alla Company of Cathay e fornì mille sterline per sostenere le spese della spedizione. Alla Company of Cathay fu anche accordata una licenza che concedeva un diritto esclusivo di navigazione in tutte le direzioni tranne l'Est. Frobisher fu nominato Alto Ammiraglio di tutte le Terre ed Acque che fosse riuscito a scoprire.
Il 27 maggio 1577 la spedizione, composta (oltre all'Ayde) dalle navi Gabriel e Michael, e con un totale di centocinquanta uomini di complemento inclusi minatori, operai di raffinerie, e soldati, lasciò Blackwall e fece vela dal Nord della Scozia per giungere a Hall's Island all'imboccatura della Baia di Frobisher il 17 luglio. Pochi giorni dopo, con una cerimonia solenne, in nome della Regina Frobisher prese ufficialmente possesso dell'intera regione e del lato Sud della Baia.
Da quel momento, svariate settimane vennero impiegate a raccogliere il minerale, ma furono compiuti pochissimi progressi a livello di esplorazione dell'isola, dal momento che Frobisher era stato esplicitamente invitato dai committenti a "rimandare l'eventuale scoperta del Passaggio a data da destinarsi". Si imbastirono anche lunghe negoziazioni e alcune schermaglie coi nativi, e caparbi ma inutili tentativi di recuperare gli uomini catturati l'anno precedente.
La data di partenza fu il 23 agosto, e la Ayde raggiunse Milford Haven il 23 settembre. La Gabriel e la Michael arrivarono in seguito, separatamente a Bristol e Yarmouth. Frobisher fu accolto e omaggiato dalla Regina a Windsor. Furono effettuati grandi preparativi e affrontate spese ingenti per "setacciare" la mole di minerale trasportato in patria (circa duecento tonnellate). Le operazioni richiesero molto tempo, il che portò a dissapori tra le parti finanziariamente coinvolte.
IL TERZO VIAGGIO:
Nel frattempo, la fiducia della Regina e di altri nelle potenzialità dei territori appena scoperti (che lei stessa ribattezzò Meta Incognita) restava salda; fu quindi deciso di allestire la più grande delle spedizioni, con tutto il necessario per stabilire una colonia di cento individui. A Frobisher fu di nuovo data udienza dalla Regina, e Sua Maestà gli pose al collo una pregiata catena d'oro.
Il 30 giugno 1578, la spedizione, composta questa volta da un totale di quindici vascelli, partì da Harwich, e veleggiando attraverso la Manica il 20 giugno raggiunse il sud della Groenlandia, dove Frobisher con alcuni suoi uomini riuscirono a sbarcare.
Il 2 luglio fu avvistato il promontorio della Baia di Frobisher. Il mare in burrasca e le pericolose condizioni del ghiaccio impedirono l'attracco, e oltre a causare l'affondamento del Dennis -un veliero da cento tonnellate- spinsero la flotta dentro un altro stretto (Hudson). Dopo aver percorso circa sessanta miglia lungo questo stretto sbagliato, Frobisher con evidente riluttanza invertì la rotta, e dopo parecchi beccheggi e separazioni fra le unità, la flotta poté finalmente gettare l'ancora in Frobisher's Bay.
Fu compiuto qualche tentativo di trovare una sistemazione per la colonia, e nel frattempo fu imbarcato un grosso quantitativo di minerale. Ma fra i coloni prevalsero il malcontento e il disaccordo, e ciò impedì il successo dell'esperimento. L'ultimo giorno di agosto la flotta partì per il ritorno in Inghilterra, ove giunsero agli inizi di ottobre. Il carico fu subito condotto in un impianto di fusione in Powder Mill Lane a Dartford, nel Kent. Nonostante i vari tentativi, il minerale apparentemente non copriva nemmeno i costi di fusione, e alla fine fu adoperato per l'edificazione di strade.
Questo significò anche la fine dei tentativi di Frobisher di perlustrare il Passaggio a Nord-Ovest.
Nel 1580 Frobisher prestò servizio col grado di Capitano su una delle navi della Regina, col compito di impedire i tentativi della Spagna di appoggiare gli irlandesi nella loro resistenza all'intromissione inglese; nello stesso anno fu insignito della carica di Cancelliere della Marina Reale.
Nel 1585 comandò la Primrose, in qualità di viceammiraglio di Sir Francis Drake nella sua spedizione nelle Indie Occidentali. Poco dopo, il Paese era minacciato dalle incursioni della Invincibile Armada, e il nome di Frobisher fu uno dei quattro di cui Drake fece menzione in una lettera alla regina, in qualità di "uomini di straordinaria esperienza che questo regno ha". Per gli eccezionali servigi resi a bordo del Triumph, nella dispersione della Armada, Martin Frobisher fu nominato Cavaliere. Continuò a incrociare lungo il Canale fino al 1590, quando fu incaricato di comandare una piccola flotta verso le coste della Spagna.
Nel 1591 tornò in patria, dove sposò la sua seconda moglie, figlia di Lord Wentworth, diventando allo stesso tempo proprietario terriero nello Yorkshire e nel Nottinghamshire. Trovò comunque poco piacevole la vita di campagna e l'anno seguente assunse il comando di una flotta armata da Sir Walther Raleigh verso le coste spagnole, da dove tornò con un ricco bottino.
Nel novembre del 1594, fu assunto in uno squadrone di soccorso e assalto a Brest, dove rimediò un colpo di pistola a Fort Crozon,una fortezza difesa dagli spagnoli, e a causa della inadeguata assistenza medica morì pochi giorni dopo: il 15 novembre, a Plymouth. I suoi organi furono sepolti nella Chiesa di St. Andrew, nella stessa Plymouth, il 22 novembre. Il suo corpo venne in seguito trasportato a Londra e sepolto a St Giles-without-Cripplegate.
TRIBUTI:
Una delle costruzioni della Queen Elizabeth's Grammar School, a Blackburn, è intitolata a Frobisher, così come uno dei quattro edifici della Bishopsgate School, a Englefield Green. Inoltre, l'incrociatore HMS Frobisher della Marina Reale porta il suo nome, e così anche Frobisher Bay, nella regione canadese di Nunavut.

RICHARD WORLEY
Richard Worley (Inghilterra, ... – Carolina del Nord, 17 febbraio 1719) è stato un pirata inglese.
Richard Worley è stato, insieme a Emanuel Wynne, uno dei primi a sventolare una Jolly Roger. Non si sa quando sia nato, probabilmente nella seconda metà del XVII secolo. Varò la propria nave insieme a un equipaggio di soli 8 uomini a New York, sulla costa del fiume Delaware. L'equipaggio aumentò presto di numero arrivando a 12 uomini e in seguito a 25. Questo fatto spinse Richard Worley a procurarsi una nuova nave che accogliesse più uomini d'equipaggio.
La bandiera di Richard Worley consisteva semplicemente in un cranio con due ossa incrociate posteriormente; il significato era semplicemente la morte imminente dei nemici.
Venne catturato insieme al suo equipaggio dopo aver assaltato due navi mercantili inviate apposta dal Governatore della Carolina del Nord come navi trappola. Il suo arresto fu sanguinoso e solo Worley sopravvisse insieme ad un altro membro dell'equipaggio. I due vennero impiccati il giorno dopo, il 17 febbraio 1719.

ROC BRASILIANO
Roc Brasiliano (Groninga, 27 febbraio 1630 – Port Royal, 28 dicembre 1673) è stato un pirata olandese.
Roc Brasiliano nacque quasi certamente nei Paesi Bassi. Si recò in Brasile, dove visse fino al 1654; poi, con l'arrivo dei portoghesi, partì per la Giamaica dove fece carriera come marinaio semplice a bordo di navi filibustiere. Poi prese una piccola nave e ne diventò il capitano; la chiamò Jelles du Luccat. Con questa fece spedizioni contro Morgan, Portobelo e Panamá.
La data e la causa della sua morte sono incerte; probabilmente morì di malattia e senza un soldo per le strade di Port Royal in Giamaica.

SAMUEL BELLAMY
Samuel Bellamy soprannominato "Black Sam" Bellamy (Hittisleigh, 23 febbraio 1689 – Wellfleet, 27 aprile 1717) è stato un pirata britannico.
Malgrado la sua carriera di pirata risultò assai breve fu tra quelli che maggiormente lasciò il segno nell’immaginario della gente. Effettivamente la sua attività bucaniera durò poco più di un anno, ciò nonostante Bellamy e il suo equipaggio riuscirono a catturare 53 navi. Fu chiamato "Black Sam" perché non portava la tipica parrucca incipriata alla moda del Settecento, ma anzi lasciava sciolti i suoi lunghi capelli neri, legati solo con un laccio. Bellamy divenne noto per la misericordia e la generosità verso coloro che catturava durante le incursioni; tanto da essere anche detto "il Principe dei pirati". Varie testimonianze narrano che ogni volta che conquistava una nave chiedeva di provarla. Se non la riteneva abbastanza veloce la restituiva al legittimo proprietario e se ne andava per la sua strada. Ad ogni estemporaneo sbarco per i rifornimenti non risparmiava regalie, doni o offerte in denaro ai più bisognosi. Una sorta di romantico Robin Hood dei mari. Morì a soli 29 anni.
Nacque nella parrocchia di Hittisleigh nel Devonshire, in Inghilterra. Bellamy era il più giovane di sei fratelli nati da Stephen ed Elizabeth Bellamy. Elizabeth morì durante il parto e fu sepolta lo stesso giorno. Tre settimane dopo, il 18 marzo, il bimbo venne battezzato col nome di Samuel. Bellamy divenne marinaio bambino già a otto anni. Adolescente si arruolò nella marina britannica con la quale combatté anche diverse battaglie. Secondo alcune fonti si sposò in giovanissima età e partì a cercar fortuna lasciando a casa moglie e figlio. Di certo si sa che dal Devonshire si trasferì a Cape Cod (a quel tempo ancora colonia britannica), dove a Eastham Harbor conobbe e s’innamorò di una bella ragazza del posto, la quindicenne Maria Hallet, di buona famiglia. Samuel piaceva ai genitori di Maria, che però ne temevano il temperamento libertario e avventuroso. Per qualche tempo i due giovani vissero insieme fra le malignità della gente, ma quando la ragazza dette alla luce un bimbo (che morì subito dopo) scoppiò lo scandalo. Samuel per evitare il carcere (il bigottismo imperava) dovette fuggire ma non senza aver promesso alla sua amata di tornare da lei con "la più bella nave del mondo".
Lasciata Cape Cod, Samuel si spostò più a sud insieme al suo amico Paul Williams, con l’idea di recuperare i tesori dei galeoni spagnoli affondati davanti alle coste della Florida. Ma la spedizione non dette grandi successi. Tra necessità di sopravvivere e voglia di avventura, i due uomini (Bellamy e Williams) entrarono allora nell’equipaggio della nave pirata Mary Anne (o Marianne) comandata dal famoso Benjamin Hornigold, in precedenza corsaro inglese agli ordini di Sua Maestà britannica. Il Capitano Hornigold - per un periodo insieme a Edward Teach (passato alla storia come Barbanera) - scorrazzava con successo nei Caraibi ed era noto per essere meno cruento di molti degli altri pirati, generoso, leale, e a suo modo coerente, attaccava solo navi francesi e spagnole.
Nell’estate del 1719 la nave di Hornigold andò contro una barriera corallina e l'intero equipaggio venne dato per disperso. Secondo altre fonti l’equipaggio si era ammutinato perché, contro il volere del capitano, intendeva assalire una nave britannica. Comunque sia andata Hornigold decise di chiedere il perdono al governatore delle Bahamas (che, malgrado fosse un pirata, lo ammirava e stimava) e si ritirò.
Il giovane Bellamy, indomito, non si lasciò sfuggire l’occasione: ripristinò la Mary Anne e con un nuovo equipaggio prese il posto di Hornigold al comando della nave. Poco dopo catturò una seconda nave, il Sultana. Assegnò, allora, il comando della Mary Anne all’ormai inseparabile Paul Williams e fece del Sultana la sua nave ammiraglia.
Cominciò così - sia nell’Atlantico che nei Caraibi - un periodo di grandi abbordaggi e vittorie per Bellamy e per quella che ormai stava diventando una vera e propria flotta di pirati al suo comando. In poco tempo la fama di “Black Sam” crebbe e si diffuse ovunque.
Samuel era un ragazzo alto, forte, scuro di capelli, ben educato e di aspetto ordinato. Scriveva e leggeva molto, vestiva con soprabiti neri. Le sue armi preferite erano quattro pistole che teneva sotto la fascia, due dietro la schiena e due più piccole davanti. Il suo equipaggio - in cui aveva voluto decine di neri e molti nativi del Nuovo Mondo, tutti ex-schiavi a cui avevo ridato la libertà - gli era molto affezionato e lo chiamava a volte “Pirata Robin Hood”. Era anche un ottimo stratega e riusciva a coordinare gli attacchi senza arrecare danni alle navi.
La più spettacolare cattura avvenne nella primavera del 1717 quando Capitan Bellamy e il suo equipaggio, dopo un inseguimento di tre giorni, intercettarono, abbordarono e conquistarono la Whydah Gally, diretta all’isola di Giamaica. Una splendida nave di 300 tonnellate di stazza che, viaggiando sulla rotta degli schiavi, aveva appena terminato la seconda tappa per il carico di ori e pietre preziose. Samuel non avrebbe mai immaginato di poter entrare in possesso in un sol colpo di tanta ricchezza e insieme ai suoi visto l’insperato grande bottino, valutò all’istante la possibilità di ritirarsi dall’attività piratesca subito dopo quest'ultima fortunata operazione. Fedele alla sua reputazione di pirata generoso, Bellamy concesse in dono al capitano e all’equipaggio del Whydah Gally la sua ammiraglia: il Sultana; tenendosi per sé l’enorme Whydah Gally, sua nuova ammiraglia (ma per qualcuno il gigantesco vascello era maledetto).
Con la nuova nave quindi cominciò a fare rotta verso Nord. Probabilmente Bellamy stava navigando verso le coste del New England, dove si trovava l’amata Maria ad attenderlo, quando fu sorpreso da un devastante uragano nei pressi di Wellfleet (Massachusetts). Forte ventilazione e improvvise tempeste marittime, spesso molto violente, interessavano sporadicamente quest’area della costa nord-orientale del continente americano. Fino ad allora nessuno era riuscito a fermarlo, fatalmente ci riuscirono le forze della natura. Nella violentissima tempesta, Samuel Bellamy affondò con la nave e tutto il suo equipaggio.
Il “Pirata gentile” effettivamente pensava, a soli 29 anni, con poco più di un anno di strabiliante carriera piratesca alle spalle, con un’immensa fortuna accumulata e soprattutto con l’amore della sua Maria che lo attendeva a terra, di ritirarsi per sempre e vivere una vita in pace. Stesso sogno condiviso da tutto il suo affezionato equipaggio.
Ma la furia dell’uragano fu terribile e non ebbe pietà. Nel tardo pomeriggio del 26 aprile quando ormai erano nelle vicinanze di Cape Cod le navi di Bellamy vennero avvolte all’improvviso da una fittissima nebbia, subito seguita da rabbiose raffiche di vento, onde gigantesche e un diluvio d’acqua. I bastimenti, in balia di un oceano impazzito, si persero di vista e furono inghiottiti dall’inferno. All’alba Paul Williams, prima di esser catturato, della grande nave ammiraglia, riuscì a notare solo alcuni resti galleggianti. Dal disastro sopravvissero soltanto due uomini sui 146 di equipaggio della Whydah e nove in totale su tutta la flotta di Bellamy. Nemmeno una nave si salvò dallo spaventoso ciclone. Dei nove uomini scampati, sei furono catturati e in seguito giustiziati a Boston e uno fu ridotto in schiavitù, ma due riuscirono a mettersi in salvo e a far perdere le loro tracce. Uno di questi due, il gallese Thomas Davis, unico superstite del naufragio, anni dopo riportò questa terribile testimonianza.
Davis in realtà non era un pirata. Si era imbarcato in qualità di falegname sulla nave mercantile San Michele quando Bellamy la catturò. Sulle navi di allora, realizzate in gran parte in legno, un falegname era preziosissimo e Samuel lo volle con sé promettendogli di liberarlo non appena trovato un sostituto. Purtroppo non ce ne fu il tempo. Sopravvissuto al naufragio, successivamente finì anch’egli in una prigione di Boston con l’accusa di pirateria. Grazie a testimonianze di conoscenti e in particolare del suo precedente datore di lavoro, dichiaranti che era un bravo lavoratore, ragazzo di buona educazione, e di famiglia religiosa, Thomas nel processo riuscì a sfangarla ottenendo il verdetto di non colpevolezza.
Nel 1984, dopo circa 300 anni di oblio, la storia di Samuel Bellamy tornò ad essere raccontata a seguito del ritrovamento del relitto della Whydah. Al momento dell'affondamento l'ammiraglia di Bellamy era la più grande nave mai catturata. Il suo carico includeva grandi quantitativi di avorio, oro, argento, preziosi e 30.000 sterline. La scoperta del relitto e del relativo tesoro venne resa pubblica nel luglio 1984. L'esplorazione e il recupero furono condotte dall’equipe di Barry Clifford che, successivamente, fondò il "Museo Samuel Bellamy" sulle rive del Provincetown, in Massachusetts, poco distante dal luogo dell’affondamento. Il museo ospita gran parte degli oggetti ritrovati in fondo al mare, compresa la "Flangia di bordo" di Bellamy. Tale oggetto (simbolo di autorità) è stato rintracciato non presso i suoi alloggi, come usavano i capitani pirati "normali", ma vicino a quelli dell’equipaggio. Anche questo episodio ha contribuito ad alimentare la leggenda del pirata popolare, anarchico e libertario ante litteram. Vero è che Samuel - che le fonti riportano avventuriero idealista, passionale e di animo gentile - era anche un apprezzato poeta, filosofo e pensatore.
Nel 2000, nel 2005 e nel 2006 l’équipe di Clifford ha eseguito ulteriori rilevazioni recuperando altre venticinquemila libbre di materiale, oltre a 15 cannoni. Nel 2011-2012 sono previste altre immersioni: si ritiene che sotto la sabbia, sparsi nella zona dell’affondamento, si possano celare ulteriori preziosi reperti.
Nel gennaio del 2007 il National Geographic Channel ha realizzato un documentario di due ore che include alcune interviste a Barry Clifford sul ritrovamento ed i tesori della Whydah Gally.

STEDE BONNET
Stede Bonnet (Barbados, 1688 – Charleston, 10 dicembre 1718) è stato un pirata barbadiano. Fu un capitano pirata della colonia inglese di Barbados. La sua carriera da pirata si distingue per tre fatti: 1) Completa mancanza di precedenti esperienze navigatorie; 2) La sua alleanza con il famoso e terribile pirata Edward Teach, detto Barbanera; 3) la violenta battaglia che ha portato alla sua cattura ed esecuzione.
Viene chiamato a volte "Maggiore Bonnet" per il suo grado nelle truppe coloniali di Barbados. Altri lo chiamano "il pirata gentiluomo" perché, prima di dedicarsi alla pirateria, era un proprietario terriero moderatamente benestante. Morì impiccato il 10 dicembre 1718 all'età di soli 30 anni.
Non si sa esattamente cosa facesse prima di darsi al crimine. Nacque nella colonia inglese di Barbados nel 1688. I suoi genitori, Edward e Sarah Bonnet, avevano un podere di più di 400 acri a sudest di Bridgetown, che passò al giovane Bonnet nel 1694, anno in cui morì il padre Edward. Non si sa che tipo di scuole avesse frequentato. Molti lo descrivono come un uomo colto e il giudice responsabile del suo processo alluse all'educazione liberale di Bonnet. Ma non si sa nient'altro al riguardo.
Il giovane Stede Bonnet sposò Mary Allamby a Bridgetown il 21 novembre del 1709. Da questo matrimonio nacquero tre figli (Allamby, Edward e Stede) e una figlia (Mary). Il piccolo Allamby morì prima del 1715, mentre gli altri figli sopravvissero per vedere il loro padre che li abbandonava per una vita dedita al crimine. Mary Allamby in Bonnet rimase in Barbados nonostante la carriera pirata di suo marito. Circolano molte leggende su questa decisione del giovane Bonnet: secondo molti, sembra che quest'uomo avesse deciso di darsi alla pirateria per sfuggire alla bisbetica moglie.
Anche i dettagli del servizio militare di Bonnet non sono ben precisati. Il suo grado di maggiore nelle truppe coloniali di Barbados si riferiva forse al fatto di essere un modesto proprietario terriero più che un militare esperto, visto che sedare le rivolte degli schiavi nelle piantagioni era un compito importante dei soldati. In più, l'epoca del servizio militare di Bonnet coincide con la Guerra di successione spagnola, ma non c'è nessuna documentazione che indichi un suo ruolo in questa vicenda.
Come pirata, Bonnet era praticamente un dilettante. Invece di rubare o saccheggiare una nave, lui se ne comprò una che oltretutto era pure fuori dal target della pirateria. Questa nave piccola, ma veloce, fu comprata nella prima metà del 1717. Aveva dieci cannoni. Per non si sa quale ragione, lui la chiamò "Vendetta". In più, Bonnet commise un'altra imprudenza: pagò l'equipaggio di tasca propria invece di dare loro un contratto da firmare per arruolarsi. Forse, pensava, l'equipaggio non lo avrebbe mai deposto e ciò gli avrebbe permesso di tenere sempre il comando. Reclutò i suoi uomini dalle taverne e dalle distillerie di Bridgetown e finì arruolando circa settanta marinai.
Per molti giorni dopo il suo acquisto, la Vendetta rimase nel porto di Bridgetown. Una notte, Bonnet se ne andò senza lasciare traccia, senza dire una parola a sua moglie o ai suoi amici. Dopo aver navigato e compiuto un saccheggio a regola d'arte di tre vascelli, Bonnet prese tesori fuori dalla costa del New England, e alcuni nelle acque del nord. Ma quando fece ritorno al sud, i suoi problemi erano già all'inizio: la sua inesperienza in fatto di navigazione si faceva sentire e fece sì che l'equipaggio, che prima si era dimostrato cordiale e gentile, diventasse ostile e si rivoltasse contro di lui. Durante le ostilità crescenti, Bonnet gettò l'ancora nella Baia di Honduras, dove incontrò un vascello, il Queen Anne's Revenge, il cui capitano era il famoso Edward Teach (per alcuni Edward Drummond), conosciuto ai più come Barbanera. I due divennero presto amici, e questo strano duo composto da un esperto ed un principiante, decise di navigare insieme.
Quest'alleanza molto presto fu fatale per Bonnet: Barbanera scoprì la sua inesperienza come pirata e decise di passare alla guerra psicologica. Non ci sarebbe stato bisogno di sporcarsi le mani con uno come Bonnet: lo invitò a bordo della Queen Anne's Revenge, dove Bonnet diventò più un prigioniero che un ospite di riguardo. Barbanera cercò di convincerlo che un uomo della sua educazione e dai modi gentili come i suoi non era adatto per far mantenere la disciplina in una nave come la Vendetta, e di trasferirsi nell'alloggio più confortevole e adatto a lui nella Queen Anne's. Non ci fu niente che Bonnet disse o fece e presto uno degli uomini di Barbanera, un certo Richards, prese il comando della Vendetta, imponendo la disciplina nella nave e guadagnandoci in stima dell'equipaggio.
Bonnet convinse Barbanera a fargli riprendere il comando della Vendetta. Molto presto, i due si separarono e Bonnet lasciò la sua nave per la città di Bath e si consegnò al governatore del North Carolina, Charles Eden, come pirata pentito. Però questo gesto non fermò il desiderio di pirateria di Bonnet, che continuò a fare scorribande marine per vascelli fino alla sua cattura da parte del colonnello William Rhett nella battaglia di Cape Fear e portato a Charleston.
A Charleston, Bonnet fu separato dal resto dell'equipaggio e rimase solo col suo timoniere, Ignatius Pell, e il suo primo ufficiale David Herriott. Il 24 ottobre del 1718 Bonnet ed Herriott fuggirono, forse per un accordo con un mercante del posto, Richard Tookerman. Il governatore Johnson mise sulla testa di Bonnet una taglia di 700 sterline e diede l'ordine di sparare per uccidere.
Dopo varie ricerche, Bonnet fu localizzato. I soldati inglesi spararono ad Herriott, uccidendolo, e ferirono i servi di Tookerman. Quanto a Bonnet, si arrese e tornò a Charleston.
Il 10 novembre del 1718, Bonnet fu processato da Sir Nicholas Trott, in qualità di giudice del Vice-Ammiragliato. Trott già aveva fatto altri processi contro l'equipaggio di Bonnet e li aveva condannati tutti a morte per impiccagione. Lo stesso fece con Bonnet, che tentò di difendersi scrivendo una bella quanto toccante lettera in cui diceva "Vi prego, tagliatemi gambe e braccia, leggerò le scritture, tesserò le lodi di Nostro Signore, ma vi prego...non impiccatemi!" al governatore Johnson, che però non si impietosì per niente. La mente di Bonnet, che si stava disintegrando visibilmente, mosse molti abitanti della Carolina a compassione, in particolare (così ci dice Charles Johnson), il pubblico femminile. Stede Bonnet fu impiccato a White Point, Charleston, il 10 dicembre del 1718 all'età di 30 anni. Si dice che come ultimo desiderio espresse che il suo cadavere venisse nascosto per timore che la moglie Mary potesse vendicarsi su di esso per averla abbandonata.

THOMAS CAVENDISH
Sir Thomas Cavendish (Trimley St. Martin, 19 settembre 1560 – Oceano Atlantico, maggio 1592) è stato un navigatore, esploratore e corsaro inglese noto con il soprannome di "the Navigator". Fu il primo uomo a tentare volontariamente di circumnavigare il globo terrestre, in quanto le precedenti spedizioni di Magellano, Loaisa, Drake e Loyola non erano state organizzate con quell'intento. Dopo la prima circumnavigazione, che lo rese ricco grazie all'oro sottratto agli spagnoli, ne tentò una seconda ma non fu fortunato e morì in mare ancora giovane a soli 32 anni.
Cavendish nacque nel 1560 a Trimley St. Martin, nei pressi di Ipswich nella contea del Suffolk. Era discendente di Roger Cavendish, fratello di Sir John Cavendish, dal quale i Duchi di Devonshire e i Duchi di Newcastle presero il loro cognome di Cavendish. A quindici anni frequentò il Corpus Christi College di Cambridge per due anni ma senza terminare poi gli studi. Nel 1584 diventò membro del Parlamento in rappresentanza di Shaftesbury (Dorset). Nel 1585 si imbarcò per la Virginia insieme a Sir Richard Grenville. Nel 1586 rappresentò in Parlamento il paese di Wilton. Tra il 1586 e il 1588 circumnavigò il globo a vela. Imbarcatosi nel 1591 per un secondo viaggio intorno al mondo, morì per motivi rimasti sconosciuti nel 1592 nell'Atlantico meridionale.
Quando aveva 12 anni ereditò dal padre un discreto patrimonio ma, lasciata diciassettenne la scuola, trascorse gli 8 anni seguenti adottando uno stile di vita lussuoso e dilapidandone la maggior parte. Deciso a ricrearsi una fortuna in mare, acquistò il piccolo bastimento Elizabeth e prese parte alla spedizione in Virginia di Sir Richard Grenville del 1585.
Nel 1586, deciso ad imitare Drake che aveva circumnavigato il mondo, Cavendish fece costruire una nave più grande che battezzò Desire. La sua piccola flotta partì da Harwich raggiungendo successivamente lo Stretto di Magellano, entrando nell'Oceano Pacifico risalendo poi le coste del Sudamerica, raggiungendo infine la costa della California. Durante il viaggio assalì e bruciò tre insediamenti e tredici navi spagnole; inoltre sbarcò sulle rovine del fallito insediamento spagnolo di Rey Don Felipe ribattezzandolo Puerto Hambre (It. Porto della fame).
Agli inizi del novembre 1587 Cavendish, al largo di Cabo San Lucas, catturò il Galeone di Manila di 600 tonnellate di stazza Santa Anna sottraendo alla nave spagnola il suo prezioso carico, che comprendeva più di 122.000 dollari d'argento e che rappresentò il più ricco bottino fino ad allora sottratto agli spagnoli dagli inglesi. La nave di Cavendish era troppo piccola per poter trasportare tutto il tesoro e non disponeva di uomini sufficienti per governare il grosso galeone: decise così di bruciarlo e mandarlo sul fondo della baia con il resto del carico. Inoltre fece prigioniero un timoniere spagnolo, Alonso de Valladolid, che conosceva la rotta giusta per attraversare il Pacifico. Attraversò quindi il Pacifico approdando alle Filippine dove raccolse informazioni sulle coste cinesi e giapponesi che sperava di poter sfruttare in un secondo viaggio. Prese con sé due avventurieri giapponesi, conosciuti solo con i nomi dati loro dai cristiani di Christopher e Cosmas che lo seguirono poi anche nella spedizione del 1591. Venne anche in possesso di una grande mappa della Cina. Verso il 14 maggio 1588 raggiunse le coste dell'Africa per rientrare finalmente in Inghilterra il 9 settembre 1588. Aveva completato la circumnavigazione del globo impiegando nove mesi meno di Drake ma, come Drake, era tornato con una sola delle sue navi, la Desire.
Il suo viaggio fu un grande successo sotto molti profili, non ultimo quello economico: all'epoca Cavendish aveva solo 28 anni. Resoconti di epoca successiva riportano che venne nominato Cavaliere dalla Regina Elisabetta I per le sue azioni contro gli spagnoli; tuttavia lo storico David Judkins dice che "Anche se Elisabetta lo ricevette a corte, non lo nominò Cavaliere."
Nell'agosto 1591 Cavendish salpò per una seconda spedizione a bordo della Lester, accompagnato da John Davis che comandava invece la Desire. Raggiunsero il porto brasiliano di Santos e lo saccheggiarono. Lungo la rotta per lo Stretto di Magellano la Lester si trovò in difficoltà e rischiò di affondare. Cavendish tornò quindi in Brasile, dove perse la maggior parte della sua ciurma in una battaglia contro i portoghesi nel villaggio di Vitória, nello stato di Espírito Santo. Decise di attraversare l'Atlantico facendo vela verso l'Isola di Sant'Elena con gli uomini che gli restavano, ma durante la traversata morì, probabilmente al largo dell'Isola di Ascensione. John Davis invece continuò il viaggio e scoprì le Isole Falkland prima di essere anch'egli costretto a tornare in Inghilterra dopo aver perso gran parte dell'equipaggio per fame e malattie.

THOMAS TEW
Thomas Tew (Inghilterra, ... – Oceano Indiano, 1695) è stato un pirata inglese.
Thomas Tew nacque a Midford in Inghilterra, probabilmente discendeva da una famiglia nobile di Rhode Island. Fu un pirata attivo dal 1690 a New York, Rhode Island e nel Mar Rosso.
Non si sa molto su Thomas Tew. Arrivò a Bermuda intorno al 1692. Poi venne visto a Newport, Rhode Island da un uomo che lo aveva conosciuto in Giamaica nel 1682. In seguito partì nuovamente per Bermuda con un carico di oro per acquistare uno sloop che battezzò con il nome di "Amity". Dopo aver ricevuto una lettera di corsa inglese, partì per l'Africa Occidentale per saccheggiare le città costiere francesi.
Dopo molti saccheggi, Thomas decise di far rotta verso l'America con il suo sloop; però una tempesta spezzò l'albero maestro. Decise allora di abbordare una nave di passaggio e di diventarne il capitano. La nave trasportava merci e gioielli di inestimabile valore. Tuttavia, nell'estate del 1693, parte dell'equipaggio venne catturata e torturata per sei giorni di fila.
Poi venne incaricato di abbordare qualsiasi nave che frequentasse la costa della Guinea. Prese quindi un equipaggio di 200 uomini e partì. Assaltò una nave olandese carica d'oro e, in seguito, una nave inglese con 240 schiavi a bordo.
Thomas propose poi di tornare in America per accordarsi con i mercanti locali e ricevere provviste, vestiti e articoli di lusso per il suo prossimo viaggio verso il Madagascar. Alcuni membri dell'equipaggio decisero di ritornare dalle loro famiglie mentre Thomas si preparava per il viaggio. Gli venne dato un nuovo sloop e quindi partì.
Arrivato in Madagascar, Tew acquisì rapidamente molte ricchezze e divenne proprietario di un appezzamento di terra dove allevò 300 bovini.
Un giorno uno dei pirati dell'equipaggio di Tew corse verso lo sloop inseguito da un gruppo di portoghesi armati. Thomas decise di fuggire con la nave ma venne coinvolto in una battaglia navale dove morì.Due superstiti dell'equipaggio si rifugiarono a Lisbona dove raccontarono della battaglia. Altri due vennero fatti prigionieri e impiccati in Portogallo. Era il 1695

WALTER KENNEDY
Walter Kennedy (... – Londra, 19 giugno 1721) è stato un pirata irlandese.
Walter Kennedy fu un pirata vissuto nel XVIII secolo. Non si sa quasi nulla sui suoi primi anni di vita.
Iniziò a navigare nel 1718 sulla nave "La Rover" insieme al Capitano Howell Davis. Alla morte di Davis, nel 1719, Walter andò a far parte dell'equipaggio del pirata Bartholomew Roberts che era stato eletto per sostituire Davis.
Mentre Roberts navigava sullo sloop "The Fortune", Walter ricevette l'ordine di seguire lo sloop di Roberts e di fare rotta verso l'Irlanda. Ma per un incidente la nave di Walter si distrusse sulle coste della Scozia e quindi si vide costretto a ritirarsi dalla pirateria.
La maggior parte degli uomini dell'equipaggio vennero catturati e impiccati ma Walter riuscì comunque a fuggire e a ritirarsi a Dublino. Poi scappò in Inghilterra dove aprì una casa di prostituzione. Una delle prostitute però accusò Walter di rapina; venne poi condannato a morte per pirateria e impiccato a Londra il 19 giugno 1721.
La Jolly Roger di Walter Kennedy raffigurava un uomo nudo con in una mano una clessidra e nell'altra mano una sciabola nell'atto di tagliare un teschio con le ossa incrociate. Significava che il tempo per le vittime era scaduto.

WALTER RALEIGH
Sir Walter Raleigh (East Budleigh, circa 1552 – Londra, 29 ottobre 1618) è stato un navigatore, corsaro e poeta inglese.
Fondò la colonia di Roanoke sull'omonima isola (Roanoke Island) in Carolina del Nord (1585-1591), secondo insediamento inglese nel Nuovo Mondo dopo San Giovanni di Terranova, fallito però tragicamente. Organizzò spedizioni in Sud America, alla ricerca di tesori nascosti in Guyana e lungo l'Orinoco. A lui viene attribuito il merito di aver portato in Irlanda le prime piante di patata e di tabacco. Raleigh visse a Youghal in Irlanda per un periodo di tempo nel quale fu anche sindaco della città. Accusato di cospirazione contro il re Giacomo I e sommerso dai debiti (1603), fu relegato con tutta la sua famiglia nella Torre di Londra e in seguito decapitato.
Nel 1585 Sir Walter Raleigh organizzò una spedizione formata da 150 coloni, diretta con 7 navi all'isola di Roanoke, al largo della costa dell’attuale Carolina del Nord. Era la seconda colonia inglese nel Nord America, e fu battezzata Virginia in onore della regina. Sir Ralph Lane ne divenne il governatore.
Lane, dopo un furto, fece uccidere il capo dei nativi dell'isola, Wingina. Quando Francis Drake si ritrovò a passare da quelle parti trovò Lane e il resto degli uomini sfiniti dalla fame e decimati dagli scontri con i nativi. Drake lasciò 15 uomini a protezione dell’insediamento degli inglesi.
Raleigh pianificò una nuova spedizione. John White, responsabile della nuova spedizione, partì con 117 persone tra le quali sua figlia Eleanor, incinta, e suo genero Annanias Dare. Approdarono a Roanoke il 22 luglio 1587. Dei 15 uomini lasciati da Drake erano rimaste solo le ossa.
La nipote di White, Virginia, venne alla luce il 18 agosto e fu la prima bambina inglese a nascere nelle Americhe.
John White dovette tornare presto in patria per procurare materiali e sementi. Arrivò in Inghilterra l’8 novembre ma, a causa del conflitto scoppiato nel frattempo tra Inghilterra e Spagna, gli fu proibito di lasciare il paese.
Il 20 marzo 1590 il Capitano William Irish salpò da Plymouth per portare aiuto alla colonia. White, naturalmente, era uno dei passeggeri. Erano passati tre anni da quando aveva lasciato sua figlia, sua nipote, suo genero e gli altri coloni. Il 18 agosto sbarcò sull'isola. L’insediamento era deserto e una palizzata era stata costruita per proteggerlo. Dei 117 coloni nessuna traccia. Incisa su uno dei tronchi della palizzata fu trovata la parola «Croatoan», il che fece pensare che il gruppo si fosse trasferito in un'altra isola lungo la costa chiamata appunto Croatoan. Tuttavia il maltempo impedì a White di recarvisi e la flotta fu costretta a tornare in patria. White non riuscì più a racimolare i fondi necessari per un’altra spedizione e morì senza sapere cosa ne era stato dei membri della sua famiglia.
In pochi si dedicarono con il dovuto impegno al ritrovamento di quelle 117 persone. Tra questi Raleigh, il primo che aveva avuto l’idea di colonizzare Roanoke. Raleigh spedì altre navi oltreoceano. Organizzò cinque spedizioni a proprie spese finché non fu talmente pieno di debiti da essere arrestato, imprigionato e infine decapitato. Ha inspirato il personaggio di one piece Silver Rayleigh.

WILLIAM DAMPIER
William Dampier (East Coker, 5 settembre 1651 – marzo 1715) è stato un pirata, esploratore ed osservatore scientifico inglese.
Nel 1673 combatté nella Guerra d'Olanda per conto di Sir Edward Sprague, nel 1674 si occupò di una piantagione in Giamaica e tra il 1675 ed il 1678 lavorò in Honduras come boscaiolo.
Intorno al 1678 si aggregò ad un gruppo di bucanieri dediti al saccheggio di navi nella zona costiera caraibica di possessione spagnola. Il gruppo si spinse poi sino all'istmo di Darién e, dopo aver trascorso il 1680 a saccheggiare gli stabilimenti spagnoli lungo la costa peruviana, fece ritorno alle Isole Juan Fernández. Nel 1683 Dampier si recò in Virginia dove venne ingaggiato dal corsaro John Cook. Salparono nell'agosto di quell'anno e, lungo la via verso Capo Horn, fecero razzia delle coste peruviane e cilene. Dopo aver fatto una tappa alle isole Galapagos, arrivarono nel Messico dove il Capitan Cook morì e il comando venne così conferito ad Edward Davis. Dopo questo evento Dampier decise di imbarcarsi sulla nave Cygnet del corsaro Charles Swan ed il 31 marzo 1686 l’equipaggio lasciò terra per dirigersi verso le Indie orientali. Attraversato tutto il Pacifico, attraccarono in un primo tempo a Guam e poi a Mindanao. A causa di dispute interne e dopo aver minacciato di praticare cannibalismo (le razioni erano insufficienti), l'equipaggio si ammutinò ed il capitano e altri uomini vennero abbandonati sull’isola. Dampier ed i restanti membri proseguirono il viaggio verso Manila, Poulo Condore, Cina, le Isole delle Spezie e Nuova Olanda. Agli inizi del 1688 la nave arrivò nella costa nordoccidentle dell'Australia (nelle vicinanze di King Sound), e Dampier iniziò ad annotare le prime osservazioni sulla flora e la fauna locale. Verso la fine dell'anno, Dampier ed altri due compagni vennero lasciati su loro richiesta alle Isole Nicobare. Qui costruirono una piccola nave e si diressero ad Aceh, Sumatra. Dopo varie avventure, nel 1691 Dampier fece ritorno in Inghilterra passando per il Capo di Buona Speranza e portando con sé i propri manoscritti.

WILLIAM FLY
William Fly (1800 – Boston, 12 luglio 1826) è stato un pirata britannico.
Nato probabilmente nel 1800, divenne pirata il 28 giugno 1826 quando, nostromo del vascello Elisabeth, organizzò un ammutinamento per le crudeli condizioni in cui era tenuto l'equipaggio e si impadronì della nave.
I marinai della Elisabeth cucirono per primi il drappo con il teschio e le tibie incrociate, detto Jolly Roger, cambiarono il nome della nave in Fames' Revenge e si dettero quindi alla pirateria. Al comando del vascello Fly catturò cinque navi ma fu infine fatto egli stesso prigioniero da un ammutinamento di marinai appartenenti alle navi catturate ed arruolati a forza.
Condotto a Boston fu processato per omicidio e pirateria. Fly fu giustiziato mediante impiccagione il 12 luglio 1826.

WILLIAM KIDD
William Kidd (Greenock, 22 gennaio 1645 – Londra, 23 maggio 1701) è stato un pirata scozzese.
Fu uno dei più famosi pirati di sempre. Inizialmente fu incaricato di combattere contro i pirati, ma poi si diede egli stesso alla pirateria, fu catturato e giustiziato.
Dapprima trovò occupazione come corsaro a New York e nelle Indie Occidentali. In seguito venne richiamato per servire l'Inghilterra; gli venne data una nave: l'"Adventure Galley" che venne potenziata con 34 cannoni ed ebbe un equipaggio complessivo di 80 uomini. Kidd fu incaricato di catturare tutte le navi francesi e pirate che navigavano a largo delle coste del Madagascar.
Kidd pensò di aumentare il numero di uomini a bordo e quindi assunse una banda di marinai specializzati a New York e solo allora salpò. Arrivati in Madagascar, parte dell'equipaggio si ammutinò e passò dalla parte dei pirati. Il resto degli uomini era sull'orlo della rottura. Gli dissero di attaccare qualunque nave ma Kidd rifiutò ed allora l'equipaggio si ammutinò.
Kidd si fece convincere e pensò di assaltare i mercanti di Quedagh e depredò un'enorme quantità d'oro, pari a 400 tonnellate. Uno dei mercantili depredati era già pronto per la battaglia, ma Kidd riuscì comunque a derubarlo. Accumulò così il più grande tesoro pirata di tutti i tempi. Kidd pensava di poter ingannare gli inglesi facendogli pensare che tutto l'oro derivasse dalle navi francesi e pirata. Ma gli inglesi vennero a sapere che la maggior parte dell'oro apparteneva alla potente Compagnia delle Indie inglese.
Nel 1695, il governatore Benjamin Fletcher era stato sostituito, da Guglielmo III d'Inghilterra con Richard Coote, I conte di Bellomont, perché sospettato di accettare tangenti ed in cambio di lasciare liberi i pirati di entrare col bottino. Bellomont ingaggiò Kidd come Corsaro perché ostacolasse la pirateria. Quando arrivò a New York, infatti, venne condannato a morte. Fu condotto a Londra, dove lo attendeva una folla di persone e l'impiccagione. Ecco l'originale discorso di addio pronunciato da William Kidd poco prima della sua morte:

"My name was Captain Kidd, when I sail'd, when I sail'd. And so wichedly I did. God laws I did forbit. When I sail'd, when I sail'd. I roam'd from sound to sound. And many a ship I found. And then I sunk or burn'd. When I sail'd. I munder'd William Moore. And latd him in his gore. Not many leagues from shore. When I sail'd. Farewell to young and old. All jolly seamen bold. You're welcome to my gold. For I must die, I must die. Farewell to Lunnon town. The pretty girls all round. No pardon can be found, and I must die, I must die. Farewell, for i must die. Then to eternity, in hiderous mistery. I must lie, I must lie".

Dopo l'esecuzione il suo corpo venne immerso nel catrame e appeso con catene a una sponda del fiume Tamigi come avvertimento per i potenziali, futuri pirati.
CULTURA:
Ha ispirato il personaggio di Eustass "Captain" Kidd nel manga One Piece.
William Kidd è anche un personaggio del videogioco Sid Meier's Pirates nonché della saga Neo-Geo World Heroes, a partire dal secondo episodio.
Il gruppo Power metal germanico Running Wild gli ha inoltre dedicato "Ballad of William Kidd", presente nel album The Rivalry.
Il racconto Lo scarabeo d'oro di E.A.Poe riguarda proprio il tesoro del capitano Kidd.
Un famoso brano del gruppo "Great Big Sea" è intitolato "Captain Kidd", e si basa sul discorso che fece, prima di essere impiccato.
Nel videogame Assassin's Creed III la missione di gamba di legno parla del tesoro segreto del Capitano Kidd e alla fine della missione vengono sbloccati gli abiti del capitano mentre nella Freedom Edition del gioco è possibile trovare la sciabola leggendaria di Kidd.

WILLIAM THOMPSON
William Thompson (... – Caraibi, 1850 circa) è stato un pirata inglese.
Non si sarebbe saputo completamente nulla di questo pirata se non avesse sepolto il famoso tesoro dell'Isola del Cocco. Comunque non si sa nulla sui primi anni della sua carriera.
Nel 1820 William nascose il proprio tesoro, il cosiddetto Bottino di Lima. Lo nascose sull'isola del Cocco e, visto che era di proprietà degli spagnoli, questi decisero di andare a riprenderselo. Catturarono l'equipaggio e tutti vennero impiccati, tranne William e un altro membro dell'equipaggio. I due non vennero giustiziati a patto che rivelassero la collocazione del tesoro. Una volta sull'isola, però, i due fuggirono e, dopo una settimana, gli spagnoli se ne andarono per mancanza di cibo. Qualche mese dopo una nave inglese approdò sull'isola e li portò in salvo.
Poi William continuò la sua carriera come marinaio ma, durante uno dei suoi viaggi, incontrò un navigatore olandese di nome John Keating. Insieme tornarono a casa di William dove vissero per tre mesi. Poi William, ormai in punto di morte, decise di rivelare la posizione precisa del suo tesoro. Infine morì in casa propria, di vecchiaia.

ED ORA LE DONNE...

ANNE BONNY

Anne Bonny (Cork, 8 marzo 1700 – South Carolina, 25 aprile (?) 1782) è stata una pirata irlandese.
Insieme a Calico Jack Rackham fu attiva in bande di bucanieri che operavano nelle acque dei Mar dei Caraibi. Le date di nascita e morte non sono certe e le poche notizie biografiche che si hanno su di lei sono dovute ai racconti del capitano Charles Johnson, biografo dei bucanieri (forse figura di fantasia riconducibile allo scrittore Daniel Defoe), contenuti in A General History of the Pyrates.
Nacque nella contea di Cork (Irlanda) fra il 1697 e il 1705, figlia illegittima di un avvocato, William Cormac, e della sua governante di nome Mary, o Peg, Brennan. Il padre in quel periodo presentava la bambina come figlia di un parente. La legittima moglie di Cormac aveva sollevato pubblicamente lo scandalo ed aveva costretto il marito ad abbandonare l'Irlanda. Egli si trasferì con la nuova compagna e la piccola Anne nella città di Charleston, nel Sud Carolina, dove acquistò delle piantagioni e continuò a vivere in agiatezza. Qui infatti, le sorti della famiglia mutarono in positivo e Cormac raggiunse una buona posizione economica come mercante e proprietario terriero.
Anne viene descritta come un "ragazzaccio" tradicenne con i capelli corti rossi, il viso sporco e i capelli perennemente a brandelli. Anna crebbe sviluppando un carattere fiero e, prima ancora di abbandonare la vita borghese cui sembrava destinata, mostrava sorprendenti doti di coraggio come quando, in occasione di un tentativo di violenza carnale da parte di un giovane, reagì - secondo le memorie di Capitan Johnson - rendendolo inabile per un tempo considerabile. Si diceva che avesse ucciso la propria cameriera con un coltello da cucina, ma se questa può essere solo una diceria, vera fu la rissa in cui, a 18 anni, respinse a sediate un pretendente troppo insistente.
Il padre tolse l'eredità ad Anne quando quest'ultima si fidanzò con un marinaio, James Bonny, che aveva come scopo quello di metter le mani sul patrimonio della famiglia Cormac. Anne lo sposò, per vendetta bruciò la piantagione del padre e fuggì con la nave verso il porto britannico di New Providence (oggi Nassau, Bahamas). A New Providence, James Bonny faceva l'informatore per il governatore Woodes Rogers, ovvero accusando di pirateria qualunque uomo non lo pagasse per non farlo. A questo punto, Anne lo lasciò e andò a vivere con uno di loro, Jennings. Successivamente si innamorò di un altro pirata, di nome John Rackham, meglio noto come "Calico Jack".
Anne organizzò la sua prima azione di pirateria con il suo migliore amico Pierre Bosket, che era una pirata omosessuale che allo stesso tempo gestiva un negozio di abiti da lui disegnati e di acconciature. Insieme rubarono un'imbarcazione e mossero all'assalto della nave di un marcante francese.
Anne diventò abile sia nel tiro con la pistola che nell'uso dello stocco; fu subito considerata pericolosa e coraggiosa quanto ogni altro uomo della ciurma. Pare fosse addetta al trasporto delle cariche esplosive. Sulla nave, spara ad un marinaio di cui non gradisce le attenzioni, è seconda in comando dopo Calico Jack.
Un giorno, Anne Bonny incontrò nel corso di un abbordaggio, Mary Read. Le due donne pirate divennero subito molto amiche. Mary Read inizialmente si finse un uomo, "Mark" Read, e siccome le due donne dividevano la stanza, fu considerato come nuovo amante di Anne, e questo provocò l'ira e la gelosia di Calico Jack. Calico decide di liberarsi dell'intruso tagliandogli la gola; quindi irrompe nella cabina con questo scopo e scopre Mary, seminuda, a letto con Anne. Fu così che gli altri componenti della ciurma, scoprirono il vero sesso di Mary Read.
Anne, Mary e Calico presero il comando di una seconda nave e le loro azioni di pirateria furono innumerevoli e persino una nave in servizio reale venne da loro assalita. Ma la carriera delle due pirate era ormai al termine: una spedizione navale fu organizzata proprio allo scopo di catturarle. Durante l'ultima battaglia che sostennero, l'intera ciurma fu catturata quindi da un vascello militare. Il processo delle due donne si tenne il 28 novembre del 1720, a St. Jago de la Vega, in Giamaica. Mary ed Anne, come il resto dei pirati, furono condannate all'impiccagione ma poiché entrambe dichiararono di essere incinte la loro esecuzione venne rinviata. Era uso di quell'epoca attendere che una donna incinta condannata a morte partorisse: si capisce quindi perché le due pirate sostenessero di essere incinte, ma nessuna delle due mise al mondo un bambino. Mary morì di febbre in carcere, mentre per quanto riguarda Anne, non ci sono notizie di un suo rilascio dopo la prigionia o di una sua esecuzione. Questo ha dato adito a speculazioni come un riscatto da parte del padre, un ritorno dal marito, o una nuova vita nella pirateria sotto un'altra identità. L'Oxford Dictionary of National Biography riporta: «Testimonianze rilasciate da discendenti da Anne Bonny affermano che suo padre la riscattò dalla prigionia e la riportò a Charles Town, South Carolina, dove partorì il secondo figlio di Rackham.
Il 21 Dicembre 1721 sposò un locale, Joseph Burleigh, a cui diede otto figli. Morì in South Carolina, come donna rispettata, all'età di ottantadue anni e fu sepolta il 25 Aprile 1782».

AWILDA
Awilda (... – ...) è stata una pirata scandinava. Pare sia vissuta nel V secolo ma non tutti gli storici sono concordi sulla sua reale esistenza.
Awilda era la figlia di un re scandinavo. Quando suo padre organizzò il suo matrimonio con il principe ereditario di Danimarca, Alf, lei si ribellò e, insieme ad altre donne, si travestì da marinaio e partì con una nave nel Mar Baltico. Durante la navigazione, l'equipaggio formato da sole donne, incontrò una nave pirata sulla quale era da poco morto il capitano. Quattro giorni dopo, dopo aver mostrato il suo valore, Awilda divenne capitano della nave.
La sua ciurma divenne nota e temuta in tutta la Scandinavia. Allora il re di Danimarca inviò i suoi uomini migliori per combattere contro di loro, guidati dal figlio Alf. Quando Awilda, lo vide, fu così impressionata dal suo coraggio, che fermò la battaglia e dopo essersi fatta riconoscere, accettò di sposarlo.

GRACE O'MALLEY
Grace O'Malley (in gaelico irlandese Gráinne Ní Mháille), anche conosciuta come Granuaile o Gráinne Mhaol (1530 circa – Rockfleet Castle, 1603) è stata una rivoluzionaria e pirata irlandese.
È oggi un'importante figura nelle leggende Irlandesi, ma fu di fatto un personaggio rilevante nella storia irlandese del XVI secolo. O'Malley è famosa anche come "La regina del Mare di Connemara”.
O'Malley nacque in Irlanda, forse a Louisburgh, nel 1530, quando Enrico VIII era sul trono d'Inghilterra. Sotto le direttive del governo inglese del tempo, i principi semi-autonomi irlandesi ed i signori furono principalmente lasciati liberi di agire come preferivano, per quanto questo cambierà nel corso della sua vita e durante la riconquista da parte dei Tudor dell'Irlanda.
Era la figlia di Owen Dubhdarra O'Malley, capo del Clan degli O'Malley. Gli O'Malley avevano il controllo di buona parte della regione ora nota come Baronato di Murrisk, nel sud ovest della Contea di Mayo e riconoscevano come loro signori dichiarati i gaelici Burke Anglo-Normanni o la famiglia De Burgo, che controllava molte zone dell'attuale contea.
Insolitamente per la Nobiltà irlandese del tempo, gli O'Malley erano una grande famiglia di mare che tassava tutti coloro che pescavano sulle loro coste, compresi i pescatori che venivano da tanto lontano come dall'Inghilterra. Il loro leader portava l'antico titolo irlandese degli O'Malley.
Secondo la leggenda irlandese, da giovane Grace O'Malley volle partire con il padre per un'operazione commerciale in Spagna, ma, quando le disse che non poteva venire perché i suoi lunghi capelli si sarebbero impigliati alle corde della nave, lei se ne tagliò buona parte per mettere in imbarazzo il padre e spingerlo così a prenderla con sé, guadagnandosi così l'appellativo di "Gráinne Mhaol" (in irlandese Mhaol significa calvo o con pochi capelli). Da allora il soprannome divenne conosciuto.
O'Malley si sposò ancora ragazza nel 1546, con Donal an Chogaidh (Donal della Battaglia) O'Flaherty, erede al titolo di capo degli O' Flaherty. Da questo marito ebbe tre figli:
Owen, il figlio primogenito, conosciuto per essere estremamente gentile e generoso. Quando Owen aveva venti o trent'anni fu ingannato ed ucciso da Richard Bingham, che prese possesso del suo castello con le sue truppe.
Margaret, a volte chiamata “Maeve”. Era, con grande disappunto della madre, molto femminile, ma comunque di carattere scontroso come la madre. Si sposò presto ed ebbe molti bambini. O'Malley ed il marito di Margaret erano apparentemente molto vicini, ed in parecchi momenti il genero la salvò dalla morte.
Murrough, spesso indicato come il più somigliante al padre, si divertiva in guerra. Era molto maschilista: spesso picchiava la sorella, e si rifiutava di dare ascolto alla madre a causa del suo sesso. Molte fonti riportano che Murrough non avesse il benché minimo senso della lealtà, infatti dopo l'assassinio di Owen tradì la sua famiglia e si alleò con le forze di Bingham. Quando O'Malley lo venne a sapere, giurò che non avrebbe più parlato con il figlio per il resto della sua vita, in compenso però lo insultava spesso.
Dopo che il marito venne ucciso in battaglia, O'Malley recuperò il castello di Joyces (ora castello di Hen nel Lough Corrib) che era stato suo. Dopo fece ritorno nella Contea di Mayo e stabilì la residenza della famiglia nel castello a Clare Island.
O'Malley si sposò una seconda volta con Richard-un-Iarainn Burke, Richard-in-Iron in inglese, soprannominato così perché portava sempre una cotta di maglia. Era il proprietario del castello di Rockfleet, vicino Newport. Secondo tradizione loro si sposarono sotto la Legge Bretone di sicuro per un anno, ed anche se si è detto che quando l'anno scadde e O'Malley divorziò da Burke tenendosi il castello, loro rimasero sposati per molti più anni fino alla morte del marito. Rockfleet rimase per secoli alla famiglia di O'Malley.
Insieme ebbero un figlio, Tibbot Burke Tiobóid soprannominato Tibbot na Long(Tibbot delle Navi), in quanto nacque sulla nave di O'Malley e perché la madre voleva trasmettergli la sua passione per il mare. Fu nominato successivamente Visconte di Mayo.
O'Malley ingaggiò un'attivita rivoluzionaria nei confronti della corona inglese. Il suo castello a Clare Island venne attaccato da una flotta proveniente da Galway, intenzionata ad avere ragione di lei. Tuttavia furono presto costretti alla fuga. Poco tempo dopo O'Malley fu catturata, per essere però rilasciata poco tempo dopo.
Una leggenda molto diffusa narra di un incidente a Howth, che accadde apparentemente nel 1576. Durante un viaggio per Dublino, O'Malley tentò di pagare una visita di cortesia a Howth Castle, casa dell'ottavo Barone di Howth. Tuttavia venne informata che al momento la famiglia era a cena e i cancelli del castello le furono chiusi in faccia. Per ritorsione, fece rapire il figlio ed erede del Barone, che venne rilasciato sotto la promessa di tenere i cancelli sempre aperti ai visitatori inaspettati, e di mettere un posto in più durante ogni pasto. Ancora oggi questo accordo viene mantenuto dalla famiglia dei St.Lawrence, proprietari di Howth Castle.
In seguito al XVI secolo il potere inglese era progressivamente aumentato in Irlanda, mentre la potenza degli O'Malley era venuta meno. Infine, nel 1593, quando i suoi figli, Tibbot Burke e Morrough O'Flaherty, ed il suo fratellastro, Donal-na-Piopa, furono fatti prigionieri dal Governatore inglese del Connaught, Sir Richard Bingham, O'Malley salpò alla volta dell'Inghilterra per proporre alla regina Elisabetta I una petizione per il loro rilascio. Apparentemente,Elisabetta fu toccata da O'Malley, che era più anziana di lei di tre anni, e le due donne giunsero ad un accordo sufficiente per Elisabetta per accordare le richieste di O'Malley, che provvide a far cessare il suo appoggio alle molte ribellioni irlandesi e agli atti di pirateria contro la Gran Bretagna. La loro discussione fu condotta in Latino, poiché O'Malley non conosceva l'inglese e la regina Elisabetta non parlava l'irlandese.
Elisabetta I inviò una famosa lista di domande, alle quali O'Malley rispose e che rimandò indietro. In seguito lei si recò in Inghilterra (come già accennato) con una petizione per il rilascio dei due figli e del fratellastro. Si incontrò con Elisabetta I al palazzo di Greenwich, indossando un elegante abito, circondata dalle guardie e dai membri della Corte reale. O'Malley si rifiutò di inchinarsi per prima di fronte ad Elisabetta poiché non la riconosceva come Regina d'Irlanda, e glielo volle mostrare. Si è anche rumoreggiato sul fatto che si fosse portata dietro un pugnale celato tra le sue vesti, che le guardie trovarono dopo averla perquisita. I cortigiani di Elisabetta si spaventarono e si preoccuparono molto, ma O'Malley riferì alla regina che era solo per la sua difesa personale, e la regina lo accettò, sebbene glielo fece sequestrare.
Alcuni riportano anche che O'Malley avesse starnutito, e che quindi una dama le avesse porto un fazzoletto ricamato. Si soffiò il naso, ma, subito dopo averlo fatto, lo gettò tra le fiamme di un vicino caminetto. Di fronte alla corte scioccata Elisabetta I disse che in Inghilterra era buon uso infilare il fazzoletto usato nella manica, ma O'Malley rispose che in Irlanda erano disapprovate le persone così trascurate da tenere della stoffa sporca sulla propria persona.
O'Malley ed Elisabetta, dopo aver discusso molto, convennero ad una serie di promesse reciproche. Ad esempio, Elisabetta fece rimuovere Sir Bingham dal suo incarico in Irlanda, ed O'Malley smise di sostenere le rivolte dei signori irlandesi.
Dopo di che, O'Malley ripartì alla volta dell'Irlanda, e l'incontro sembrò avere buon esito. Tuttavia, le altre richieste degli O'Malley (come la restituzione del bestiame confiscato da Sir Bingham, per esempio) rimasero insolute. Come se non bastasse, dopo poco tempo Elisabetta rese a Sir Bingham il suo ruolo in Irlanda, di conseguenza l'incontro con Elisabetta si concluse con un nulla di fatto. Per rispondere al ritorno di Bingham, che O' Malley prese come un affronto, lei tornò a supportare le varie rivolte dei Nobili irlandesi.
Nonostante la riunione, O'Malley alla fine tornò alla vecchia vita di pirata, sebbene virtualmente conducesse i suoi attacchi solo contro i nemici dell'Inghilterra, durante la Guerra dei Nove Anni (Irlanda). Molto probabilmente morì nel 1603, a Rockfeet Castle, lo stesso anno di Elisabetta I, per quanto la sua data di morte sia molto dibattuta.
CULTURA:
La vita avventurosa di Grace O'Malley ha ispirato musicisti, romanzieri e autori di teatro, che spesso hanno creato lavori biografici:
L'ultimo progetto artistico è il musical The Pirate Queen di Alain Boublil, Claude-Michel Schönberg, Richard Maltby, Jr. e John Dempsey, che originariamente debuttò al Chicago Cadillac Palace Theatre nell'ottobre 2006, con l'americana attrice di teatro Stephanie J. Block nella parte di Grania (Grace). The Pirate Queen si basa su di un racconto di Morgan Llywelyn del 1986, che narra la vita di Grace O'Malley, intitolato "Grania: She-King of the Irish Seas". Il musical si è spostato a Broadway nel 2007.
L'album Somewhere Along the Road della cantante celtica Cathie Ryan contiene una ballata intitolata Grace O'Malley.
L'autrice di romanzi Bertrice Small la portò in molti dei suoi libri, specialmente in uno, "Skye O'Malley", dove la protagonista è una parente del personaggio principale.
È la protagonista di un libro più recente (2004) di Alan Gold, The Pirate Queen: the story of Grace O’Malley, an Irish pirate, dove si racconta la sua storia dai quattordici anni fino all'incontro con Elisabetta I.
The Wild Irish: A Novel of Elizabeth I & the Pirate O’Malley, di Robin Maxwell, racconta la storia dalla sua nascita fino a pochi anni prima della sua morte. The Wild Irish si concentra soprattutto sulla vita di O'Malley, ma è fortemente fittizio - la parte principale della storia è incentrata su di O'Malley che racconta la storia della sua vita ad Elisabetta I nella notte del loro incontro. È stato scritto anche un libro per bambini (The Pirate Queen) sempre sulla vita di O'Malley.
Nella puntata di NCIS "Trafficanti di morte" una ricercata adotta il nome di Grace O'Malley.
Morgan Llywelyn ha scritto un libro, Grania. La regina dei pirati d'Irlanda, dove vengono narrate le vicende di Gráinne Ní Mháille, dall'infanzia al matrimonio con Donal O'Flaherty fino all'incontro con Elizabeth Tudor e infine alla morte.

MARY READ
Mary Read (Plymouth, 1690 – Giamaica, 8 aprile 1721) è stata una pirata britannica.
Le notizie biografiche che si hanno su di lei sono per la maggior parte dovute ai racconti del capitano Charles Johnson, biografo dei bucanieri (forse figura di fantasia riconducibile allo scrittore Daniel Defoe), contenuti in A General History of the Pyrates.
La vicenda riguardante Mary Read nasce dal travestimento, ideato dalla madre, per nascondere le sue fattezze femminili. Mary era infatti figlia illegittima e sua madre, dopo la scomparsa in mare del marito e la morte di un figlio maschio, pensò di vestirla come il fratellino per ottenere aiuto dalla suocera. Spinta da un carattere orgoglioso ed indipendente, Mary crebbe come un uomo e sfruttò il travestimento per arruolarsi su una nave da guerra e diventare successivamente soldato combattendo nelle Fiandre.
Nell'esercito conobbe e si innamorò di un uomo e, rivelatogli il suo segreto, lo sposò. Rimasta presto vedova, e tornata alla vita militare, si imbarcò in Olanda su una nave diretta verso l'Oceano Indiano, ma la nave venne assalita dai pirati: fu allora che Mary Read decise di unirsi ai bucanieri.
Cessato il travestimento e rivelatasi donna, Mary Read abbracciò la vita dei pirati dei Caraibi in tutto e per tutto partecipando agli abbordaggi, combattendo con coraggio ed impeto sulla nave di Calico Jack Rackham e ottenendo il rispetto degli altri pirati della nave, tra i quali un'altra piratessa, Anne Bonny.
A bordo entrambe erano solite vestire abiti femminili assumendo quelli maschili in occasione degli atti di pirateria e degli scontri armati. Mary Read, trovatasi un nuovo innamorato a bordo, un giorno che questi venne sfidato a duello, intervenne sfidando a sua volta lo sfidante e riuscendo ad ucciderlo due ore prima del confronto programmato col suo amante.
Le vicende di Mary Read si concludono nel 1720, quando la nave su cui si trovava venne catturata da una nave militare. Durante l'assalto si distinse nuovamente per l'impeto, arrivando a sparare su alcuni dei suoi da lei accusati di codardia.
Anche sul patibolo il suo orgoglio non venne meno, e sembra che si sia rivolta a Calico Jack Rackham rimproverandolo - secondo le note del Capitano Johnson - perché se avesse combattuto come un uomo, adesso non starebbe lì a farsi impiccare come un cane. Tuttavia ci sono versioni che attestano che a pronunciare la frase fosse stata Anne Bonny, l'amante di Calico Jack Rackham. Sempre secondo il Capitano Johnson, Mary si sarebbe anche pronunciata a favore dell'impiccagione per i pirati, cosa che avrebbe tenuto lontano i vigliacchi dalla pirateria, dato che, senza una pena così dura: "molti di coloro che ora truffano le vedove e gli orfani e opprimono il vicino povero [...] si metterebbero a rubar sui mari, e l'oceano sarebbe stipato di furfanti, come la terra".
Tuttavia la sentenza di condanna a morte venne sospesa in quanto sia Mary Read che Anne Bonny dichiararono d'essere incinte, ed i successivi controlli confermarono tali affermazioni.
Morì l'anno seguente, nel 1721, come giorno è ipotizzato l'8 aprile, in prigione, forse a causa di complicanze del parto o colpita da una malattia.

CHING SHIH
Ching Shih (1785 – 1844) è stata una pirata cinese che ha agito in Cina a metà '800 riunendo sotto di se la più grande flotta pirata della Storia.
Nata probabilmente nel 1785 in luogo sconosciuto Ching Shih fece la prostituta nella città portuale di Canton finché nel 1801 di lei si innamorò Cheng Yi,temutissimo pirata cinese. Il vero nome di Ching e la sua storia precedente al 1801 sono quasi del tutto sconosciuti. Ching Shih, infatti, è solo il suo nome d'arte, e significa semplicemente "Vedova di Zheng".
Cheng Yi, comandante di sei flotte pirata, la fece catturare e le chiese di sposarlo: lei accettò a patto che lui le cedesse metà dei suoi averi e il comando di una tra le sue flotte. Dopo il loro matrimonio, Cheng Yi, seguendo il consiglio di sua moglie, decise di raggruppare una coalizione delle flotte di pirati cantonesi, prima in conflitto tra loro, in un’alleanza. In pochi anni la coalizione viene riconosciuta come una delle flotte più potenti di tutta la Cina. La flotta dei pirati è nota come “Red Flag Fleet”, ovvero “La flotta dalla bandiera rossa”.
Quando Cheng Yi morì durante un tifone, nel 1807, la sua vedova stabilì rapidamente un patto con Chang Pao, luogotenente del comandante: lei avrebbe preso il posto del marito a capo della flotta con lui come suo ufficiale esecutivo. Ching prese quindi il comando di tutta l'immensa flotta, diventando la prima donna a comandare un'associazione di queste dimensioni: era infatti al comando di 1500 navi e 60 000 pirati (trenta volte tutti i pirati dei Caraibi messi assieme). Ching instaurò una profonda disciplina tra i suoi uomini, che la rispettavano e la temevano. Con la sua flotta, dominava molti villaggi della costa, da Macao a Canton; imponeva anche tributi e multe a chi non rispettava la sua volontà.
La marina cinese non riuscì a battere la sua flotta, neppure con l'appoggio della marina britannica e di quella francese; così le furono offerte condizioni assai favorevoli in caso di resa. Accettando, Ching Shih ottenne i seguenti vantaggi: ogni accusa su di lei e su tutti gli uomini (e donne) della sua flotta fu ritirata, tutti i bottini accumulati rimasero in suo possesso, il suo figlio adottivo - poi amante e infine marito - Chang Pao fu nominato colonnello della marina imperiale. Così nel 1840 finì la sua attività piratesca.
Nata probabilmente nel 1785 in luogo sconosciuto Ching Shih fece la prostituta nella città portuale di Canton finché nel 1801 di lei si innamorò Cheng Yi,temutissimo pirata cinese. Il vero nome di Ching e la sua storia precedente al 1801 sono quasi del tutto sconosciuti. Ching Shih, infatti, è solo il suo nome d'arte, e significa semplicemente "Vedova di Zheng".
Cheng Yi, comandante di sei flotte pirata, la fece catturare e le chiese di sposarlo: lei accettò a patto che lui le cedesse metà dei suoi averi e il comando di una tra le sue flotte. Dopo il loro matrimonio, Cheng Yi, seguendo il consiglio di sua moglie, decise di raggruppare una coalizione delle flotte di pirati cantonesi, prima in conflitto tra loro, in un’alleanza. In pochi anni la coalizione viene riconosciuta come una delle flotte più potenti di tutta la Cina. La flotta dei pirati è nota come “Red Flag Fleet”, ovvero “La flotta dalla bandiera rossa”.
Quando Cheng Yi morì durante un tifone, nel 1807, la sua vedova stabilì rapidamente un patto con Chang Pao, luogotenente del comandante: lei avrebbe preso il posto del marito a capo della flotta con lui come suo ufficiale esecutivo. Ching prese quindi il comando di tutta l'immensa flotta, diventando la prima donna a comandare un'associazione di queste dimensioni: era infatti al comando di 1500 navi e 60 000 pirati (trenta volte tutti i pirati dei Caraibi messi assieme). Ching instaurò una profonda disciplina tra i suoi uomini, che la rispettavano e la temevano. Con la sua flotta, dominava molti villaggi della costa, da Macao a Canton; imponeva anche tributi e multe a chi non rispettava la sua volontà.
Ching Shih morì a Canton nel 1844 a 69 anni.


to be continue...
 
Top
0 replies since 1/9/2013, 09:39   595 views
  Share